Bent-Axel Schlesinger quando era a capo di Autogerma


Addio caro Bent, come aveva voluto che lo chiamassi dopo anni di “…buongiorno dottor Schlesinger”. Lo avevo conosciuto quando ero ancora un pivello, una volta catapultato nel mondo dell’auto. Devo essere sincero: il presidente Schlesinger mi metteva soggezione. Ma dietro il suo sguardo da manager rigoroso, ho ben presto capito che si celava una persona dalle rare qualità umane. Spesso, negli ultimi anni, ci sentivamo al telefono per commentare i fatti legati all’auto, non necessariamente quelli riguardanti il gruppo per il quale aveva lavorato. Per noi giornalisti, Bent ha sempre avuto un grande rispetto, accettando il confronto anche sui temi più spinosi. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, soprattutto a livello personale. Addio Bent e grazie per la sincera amicizia. Di seguito, come lo ricorda il nostro bravo Piero Evangelisti.

Pierluigi Bonora

Addio Bent, Presidente con la P maiuscola 

di Piero Evangelisti

Ci ha lasciato Bent-Axel Schlesinger, un amico, conosciuto ben prima che io entrassi a livello professionale nel mondo dell’automobile, quando, negli Anni ’60, Bent lavorava all’Autogerma di Bologna fondata da Gerhard Richard Gümpert, il suo maestro che non seguì quando questi trasferì l’azienda, ormai divenuta una realtà di primo piano, in Italia, a Verona. Gümpert sarebbe rimasto volentieri a Bologna, ma la politica della città lo costrinse al trasloco, soltanto però dell’azienda, perché rimase a vivere nel capoluogo emiliano fino alla morte.

Così Bent, che, lasciata l’Autogerma, mantenne sempre casa, per sé e la sua bella e numerosa famiglia, a Bologna, anche quando nel corso della sua carriera si trovò a dirigere la filiale tedesca dell’Alfa Romeo facendo il pendolare ogni settimana da Francoforte. E a Bologna si è spento, a 84 anni, nella notte tra sabato e domenica.

Lo si ricordi come merita

Tornò in Autogerma alla grande nel 1984 divenendone presto Amministratore Delegato e Presidente, ancora una volta voluto da Gümpert che, oltre a stimarlo profondamente, lo vedeva come la persona giusta per arginare l’arrivo dei tedeschi che avevano acquistato l’azienda. Impresa non facile nella quale ebbe successo, sempre grazie alle sue capacità, all’amore per l’Autogerma e soprattutto per il marchio Volkswagen, e sempre con lo stesso inconfondibile stile di gentiluomo di grandissima onestà. Lasciò l’Autogerma nel 1996 accettando il pensionamento con grande senso di responsabilità verso l’azienda. Da quel momento divenne un richiestissimo consulente, in modo sempre riservato, per grandi gruppi europei dell’auto. Chiudo con un sogno. Nell’atrio di Volkswagen Group Italia c’è un busto di Gerhard Richard Gümpert, scolpito dal grande Francesco Messina; speriamo che a Verona pensino a realizzare una testimonianza degli anni trascorsi da Bent in quel palazzo, tenendo saldo il timone di Autogerma.

3 Comments

  1. Eric Schlesinger says:

    Grazie Piero Evangelisti per le bellissime e toccanti parole.

    Non so se sei il figlio di uno dei grandi amici di mio padre. Athos Evangelisti era infatti da mio padre stimato per la sua competenza, la fine intelligenza e l’ironia che rendeva affascinante il suo stile giornalistico. Mi fa molto piacere che anche tu hai stimato mio padre che dalle tue parole conoscevi bene e di cui avevi apprezzato l’onesta intellettuale e il grande rispetto per il prossimo.

    Il tuo commiato mi ha reso orgoglioso di avere avuto un padre capacie di trasmettere un messaggio positivo a coloro che aveva avuto il piacere di incontrare nel suo percorso di vita.

    Ha sempre vissuto per gli altri e credo che di questo tutti noi che lo abbiamo conosciuto gli daremo merito ricordandolo per i bei momenti che ci ha riservato..

    Grazie per avergli donato la tua sincera amicizia e stima.

    Eric Schlesinger

    1. Redazione says:

      Gentile Eric, Piero è proprio il figlio di Athos. Ancora condoglianze per la scomparsa del tuo papà e di un mio caro amico.

  2. carlo zunino says:

    Ho avuto modo di conoscere il Presidente, termine con cui mi rivolgevo e lui sorrideva con simpatia, aprofessionista di grandissima competenza ma con un tratto di grande modestia e serietà. Materie prime che ora scarseggiano.

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