Aci-Csi: nuove valutazioni Euro Ncap

Euro Ncap ha presentato i nuovi protocolli di verifica delle tecnologie per la guida assistita e pubblicato i risultati dei test condotti su 10 autovetture dotate di sistemi di ausilio di livello 2, concentrandosi sulle funzionalità cosiddette “Highway Assist”. La prima campagna di prove Euro Ncap del 2018 era focalizzata sulla verifica dei sistemi di Cruise Control Adattativo, combinati al controllo della posizione in corsia (Lane Centering) e valutati in tipici scenari di guida. A due anni di distanza, a fronte di uno scenario tecnologico evolutosi rapidamente, anche i rating Euro Ncap si sono adeguati, elaborando nuovi protocolli di prova e criteri di classificazione ad hoc. I test 2020 hanno analizzato 10 modelli di autovetture dotate di tecnologia Highway Assist, basandosi – da una parte – sull’equilibrio tra l’assistenza fornita dal veicolo e l’impegno del conducente e – dall’altra – sul supporto alla sicurezza.

Quali sono stati i risultati in termini di tecnologia e affidabilità? In crescita decisa rispetto al 2018 e con miglioramenti notevoli sui sistemi di guida assistita, ma con, ancora, alcune criticità in termini di integrazione, in particolare per quanto riguarda il dialogo veicolo-conducente e i sistemi di monitoraggio dello stesso. “L’attività di verifica dei sistemi di guida automatizzata condotta dai membri di Euro NCAP, tra i quali Aci, ed il laboratorio di riferimento Csi, si inserisce in un contesto normativo internazionale non ancora definito in termini di omologazione e verifica della sicurezza dei sistemi di guida assistita”, ha commentato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia. “Il nostro principale obiettivo è quello di informare gli automobilisti sul reale stato dell’arte dei sistemi di guida assistita oggi disponibili – ha concluso il presidente dell’Aci. Il conducente è ancora indispensabile, deve essere sempre vigile e pronto ad intervenire, mentre i sistemi di assistenza devono collaborare e non contrastare la guida del veicolo”.

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“I sistemi di monitoraggio diretto del conducente, a oggi assenti su tutte le vetture provate, saranno cruciali per i sistemi di assistenza alla guida con prestazioni più elevate”, ha osservato Henry Gutman – Automotive Business Development/Director Europe di Csi. “Finché non si arriverà ad una effettiva vettura a guida autonoma, dunque senza la necessità di un conducente, tutte le tecnologie sviluppate vanno infatti considerate come di supporto alla guida. L’aumento del livello di assistenza non deve generare nel conducente un falso senso di autonomia della vettura. È per questo motivo che, ai fini della sicurezza stradale, per il sistema diventa sempre più importante garantire che il conducente rimanga impegnato nell’attività di guida”. I sistemi futuri dovranno essere dotati di sensori di monitoraggio del conducente in grado di “percepire” il livello di attenzione alla guida. Quando viene rilevato un conducente poco attento, il sistema dovrebbe emettere un avviso. In caso non ci sia risposta da parte dello stesso, il sistema dovrà essere in grado di reagire per garantire l’incolumità degli occupanti e degli altri utenti della strada.

I test condotti e i risultati di prova. Per ogni area di valutazione sono stati eseguiti test specifici.Per la valutazione dell’assistenza del veicolo si sono verificate le prestazioni dei sistemi di controllo longitudinale e laterale. Per i primi si è valutato il comportamento in scenari tipici extraurbani (veicoli in movimento lento, veicoli in frenata, veicoli fermi, cambi di corsia improvvisi) e il mantenimento della velocità su strada, per i secondi il controllo in cambi di direzione (S-bend).

Per l’impegno del conducente si è valutata l’interazione tra il guidatore e la vettura, inoltre si è valutata la potenzialità che l’assistenza del veicolo venga fraintesa a causa di comunicazioni fuorvianti. Per quanto riguarda invece il supporto di sicurezza si è valutato come i sistemi di emergenza, come a esempio Aeb (frenata autonoma) e Lka (mantenimento della corsia), interagiscono coi sistemi di assistenza in quelle situazioni nelle quali i sistemi di assistenza non sono sufficienti a garantire la gestione in sicurezza della condotta del veicolo.

Delle 10 vetture analizzate (Mercedes Benz GLE, Bmw 3-series, Audi Q8, Ford Kuga, Volkswagen Passat, Tesla Model 3, Nissan Juke, Volvo V60, Renault Clio, Peugeot 2008) e su una classificazione a 4 livelli (very good, good, moderate e entry) tre vetture hanno ottenuto “very good” – il punteggio migliore – una “good”, quattro “moderate” e due “entry”.

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