A Salone di Monaco: l’auto da protagonista a tollerata

di Piero Evangelisti, giornalista

 

Da 7 al 12 settembre, a Monaco di Baviera, l’auto torna in scena in un evento di portata internazionale, il primo dall’inizio della pandemia. L’IAA (acronimo di International Automobil-Ausstellung) Mobility 2021 di Monaco venne pensato, prima del Covid-19, per sostituire il Salone di Francoforte giunto, nel 2019, al capolinea a causa della fuga, sempre più massiccia, delle Case costruttrici, per sostituirlo con una struttura più snella come quella della Fiera bavarese. Mese dopo mese il format dell’evento è mutato virando verso una rassegna incentrata sulla mobilità sostenibile dove l’auto si perde nel mondo dell’intermodalità e sembra venire quasi tollerata, purché sia elettrica, al 100%, perché anche le giovani ibride plug-in appaiono, nei piani pluriennali delle Case, destinate ad avere vita breve.

E tutto questo accade nonostante l’IAA sia organizzato dalla VDA, la potentissima associazione delle Case automobilistiche tedesche (oggi guidata da Hildegard Müller, manager che non ha mai lavorato per un costruttore) che si presentano a Monaco compatte, fatta eccezione per Opel del Gruppo Stellantis che Carlos Tavares ha tenuto lontano al gran completo dalla capitale bavarese. A formare la pattuglia dei brand presenti, a fianco di quelli teutonici, ci sono Renault, Dacia, Kia (soltanto nel Fuori Salone), Ford, Hyundai con Genesis, Polestar e due marchi cinesi, Wey e Ora, di Great Wall.


Secondo Klaus Dittrich, Ceo della Fiera di Monaco, saranno circa 700 gli espositori e appare quindi evidente il ruolo marginale dell’automobile in un evento che, però, vedrà la partecipazione di una settantina di aziende che operano nel settore della mobilità dolce. Forte la presenza delle aziende di componentistica, a cominciare dal gigante Bosch. Assenti in massa i giapponesi, mancano all’appello i marchi che fanno sognare, come Ferrari e Lamborghini, e icone dell’off-road come Jeep e Land Rover.

 

Per l’IAA Mobility è stata scelta una formula che va molto di moda, quella del Salone diffuso (ottimo per mobili e moda, un po’ meno per le quattro ruote), con il Summit rappresentato dai padiglioni della Fiera e poi tante location sparse per il centro di Monaco. Il pubblico, poi, avrà anche la possibilità di guidare veicoli elettrici lungo la Blue Lane che va dalla Messe al centro cittadino. In ogni situazione gli organizzatori assicurano di aver predisposto misure di massima sicurezza anti-Covid, con Green pass obbligatorio per accedere ai padiglioni.

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