Mazzara ( Kia): presentazioni in due tempi

 

di Roberta Pasero
Uscire dalle concessionarie. Soltanto il tempo di un test-drive. Trovare spazi dove far provare ai clienti potenziali le auto in totale sicurezza prima di decidere l’acquisto. Sarà così il post Covid-19 secondo Giuseppe Mazzara, Marketing Communication & PR Director di Kia Italia, quando finalmente si ripartirà.
Cosa è rimasto nel vostro garage durante il lockdown?
“Avevamo in programma la presentazione al Salone di Ginevra del nuovo Sorento. Ci siamo adattati alla situazione e l’auto è stata presentata in diretta streaming con grande successo dai colleghi internazionali. L’obiettivo di Kia sarebbe quello di lanciare la gamma dei nostri veicoli elettrificata prima dell’estate compatibilmente con la graduale apertura”.
Un lancio sul mercato tutto da reinventare.
“Non si può certo tornare a un normale “concessionarie porte aperte”, concessionarie che comunque rimangono fondamentali. Per questo stiamo pensando a presentazioni in due tempi, uno online e l’altro che modifichi le attività tradizionali di test drive dei potenziali clienti. Da adesso in avanti la sicurezza assicurata dall’auto diventerà fondamentale e, dunque, sarà importante far provare vetture igienificate alla perfezione. Inoltre, bisognerà trovare aree all’aperto dove fare test drive su prenotazione oppure farli fare a domicilio”.
Cambierà anche la comunicazione Kia?
“Quando è cominciato il lockdown il dubbio era se continuare a investire in comunicazione o aspettare che riprendesse il mercato. Ho pensato che proprio perché dobbiamo farci conoscere non dovevamo spegnere i motori, ma continuare a essere presenti cambiando però la modalità di comunicazione. Per questo ci siamo concentrati su digital e tv comunicando un’offerta sulla nuova Kia Xceed che invitava a stare a casa, a prenotarla e poi a definire l’acquisto a prezzo bloccato alla riapertura dei concessionari”.
Una sorta di diritto di prelazione.
“Esatto. In un mese più di mille clienti hanno bloccato l’acquisto dell’auto. Con il risultato che se nel mese di marzo il mercato automotive è calato dell’85% il nostro si è fermato al 58%”.

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I piani di Kia manterranno lo stesso ruolino di marcia?
“Alcuni stabilimenti hanno rallentato la capacità produttiva e alcuni sono stati momentaneamente chiusi, però la nostra politica commerciale non si è fermata. Il nostro obiettivo è l’elettrificazione totale della gamma, con undici nuove auto elettrificate da qui al 2025”.
Kia ha sempre una particolare sensibilità ai temi sociali. La crisi del mondo automotive potrebbe incidere anche sul lato umano del marchio?
“Quello rimarrà, anzi verrà intensificata. Lo stiamo dimostrando in queste settimane con l’operazione #Kiamaitalia. Abbiamo dato, in collaborazione con il comune di Milano, una flotta di 20 vetture già immatricolate ai volontari della Croce Verde di Milano perché vengano utilizzate per consegnare la spesa a casa agli over 65 e alle persone fragili tramite Supermercato24. Il nostro obiettivo è estendere il servizio a Roma e a Padova triplicando le auto messe a disposizione, però dovremo attendere la riapertura della Motorizzazione per immatricolarle”.


Quali altre iniziative ha intrapreso Kia per affrontare l! emergenza?

“Abbiamo cercato di lavorare su tre livelli. Uno a livello europeo con donazioni sostanziali come i 370mila euro della fabbrica di Zilina, in Slovacchia, per l’acquisito di ventilatori polmonari e materiale sanitario. Il secondo livello per supportare le fasce più deboli con, appunto, l’operazione #Kiamaitalia. Infine puntando sullo svago delle persone in isolamento a casa e dunque offrendo la possibilità per chi è iscritto al nostro sito Kia Italia di vedere tre film gratis sulla piattaforma Rakuten Tv”.
Cambierà il rapporto con l’auto per gli italiani?
“Stiamo vivendo una rivoluzione epocale per tantissimi aspetti. Quella economica noi potremo affrontarla avendo una gamma molto ampia di vetture, con versione Gpl su quasi tutti i prodotti che per i costi di gestione dell’auto rimane la soluzione migliore”.
Cambierà anche il modo di viaggiare.
“Secondo me, nel momento della riapertura, ci sarà la riscoperta delle cose semplici e sicure, per esempio si andrà con la famiglia nei posti meno inflazionati, magari in campagna. Si avrà bisogno di vivere momenti rassicuranti, a ritmo lento. Con lo stesso spirito degli anni Cinquanta e Sessanta”.

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