Ford Puma: il leone di montagna regna anche in città

di Federico Falsini

È tutta nuova la proposta do Ford nel segmento dei crossover, richiamando nel nome e in alcuni particolari la piccola coupé di fine anni 90. La prima impressione avvertita è quella di un design riuscito, sportiveggiante, ma non estremo. A me, in particolare (nel frontale), ha ricordato molto il Suv di accesso di una nota Casa tedesca dal cavallo rampante…

Se gli esterni hanno convinto, altrettanto si può dire degli interni. La versione provata, la ST Line X da 125 cv, ha una plancia ben assemblata con plastiche di buona fattura. A voler essere pignoli, la plastica rigida delle portiere e della parte inferiore della plancia stona un poco con l’ottima fattura della parte superiore. Ma il livello di finiture generali è più che soddisfacente. Ampi gli schermi pieni di informazioni: quello centrale per il navigatore (ma continuo a preferire Waze o similari tramite il cellulare connesso), radio, telefono mentre il cruscotto digitale è personalizzabile (oltre che a cambiare colore a seconda delle 5 modalità di guida). Ecco, forse questo è l’aspetto che mi è piaciuto meno, probabilmente perché sono un “inguaribile vecchio nostalgico” della strumentazione a lancette. Il mercato dice che gli utenti preferiscono il quadrante digitale simil smartphone…

Il sistema Sync3 sullo schermo centrale da 8” compatibile con Apple CarPlay e Android Auto fa da hot-spot per i dispositivi connessi. Gradita anche anche la basetta (nel pozzetto di fronte al cambio) per la ricarica Wi-Fi sempre più diffusa tra gli smartphone. L’impianto audio è notevole, il B&O funziona egregiamente. Unica cosa: nell’esemplare in prova avevo un setup di fabbrica non ottimale. Ho trovato un buon setup la modalità Surround). I Radiohead hanno ringraziato.

Il Co-Pilot opzionale (consigliato) integra al classico cruise control e riconoscimento dei cartelli stradali il mantenimento della carreggiata con funzionalità adattive della velocità grazie al radar e alla telecamera posteriore. A tutto questo si aggiunge il parcheggio assistito che funziona piuttosto bene (anche se con il futuro cambio automatico sarà ancora più pratico). Come già descritto nella prova della sorella maggiore Focus (https://motori.ilgiornale.it/quando-focus-e-un-po-dr-jekyll-e-mr-hyde/), con la app FordPass si hanno a portata di mano ulteriori informazioni (livello carburante, pressione gomme, tagliandi, parcheggi…). Lo spazio interno è buono a dispetto delle dimensioni esterne (circa 420 cm di lunghezza), la seduta anteriore oltre che comoda trattiene bene in curva senza essere costrittiva. Il bagagliaio ha dell’ incredibile: ho visto con i miei occhi stivare senza difficoltà un set di borse e trolley di ben 7 pezzi. Quindi, più che sufficiente per una tipica famiglia in vacanza.

Veniamo adesso al lato “guida”. Inizio con il dire che ho ricercato più informazioni riguardo questo 3 cilindri turbo mild hybrid di soli 1.000 cc. I 125 cv non sono pochi per una cilindrata così piccola, ottenibili con una capace turbina che però rischierebbe di tagliare spunto ai bassi regimi. È qui che Ford ha scelto di supportare la spinta del motore termico con un motore elettrico e una batteria da 48V. In fase di rilascio e frenata, quest’ultima viene ricaricata per servire tutti i dispositivi della vettura per aggravare meno sui consumi finali. In più, viene fornito uno spunto di circa 50 Nm nelle fasi “critiche” quando il gas lo richiede. Tutto gestito dall’intelligente centralina che si preoccupa anche di spegnere un cilindro, se lo ritiene necessario, per abbattere la sete di benzina.

Il tutto si traduce in una guida inaspettatamente brillante, quasi sorprendente (se paragonata alla maggior parte delle rivali). La trasmissione è affidata a un cambio manuale con 6 rapporti (l’automatico arriverà presto insieme alla motorizzazione Diesel) dagli innesti precisi, piuttosto ravvicinati e da una frizione morbidissima. Freni presenti senza essere eccessivi e vi ricordo che la rigenerazione elettrica già fornisce una bella decelerazione in fase di rilascio. Lo sterzo e handling. Ormai sto diventando noioso perché lo ripeto sempre. Se un’auto è ben bilanciata con un rapporto passo/carreggiata ottimale, lo sterzo guadagna doppia sensibilità. Ed essendo il nostro strumento di controllo, è determinante per l’agilità. Qui le geometrie sono state ben analizzate per riuscire in quello che, normalmente, è per questo tipo di vetture il tallone d’ Achille. Promossa a pieni voti.

Mi riallaccio, quindi, al motore visto che il telaio invita anche a una guida brillante. Lo dico subito per i futuri acquirenti: se la provate, dovete mettere la mappatura Sport per capire di cosa è capace. Le altre (Normale, Eco, Ghiaccio, Sterrato) sono ideale per abbattere i consumi e migliorare la trazione in condizioni estreme. Finalmente un vero setup di centraline che variano sensibilmente il carattere dell’auto. Provare per credere: partire già con la modalità normale e passare in Sport sembrerà di aver attivato un turbo supplementare

Per l’analisi reale dei consumi ho scelto una tipica gita familiare della domenica. Quindi, ho effettuato un test su 274,7 km totali alternando circa 140 km di strada veloce con cruise control e non, un percorso breve ad andatura allegra (sul tratto di Montecatini Val di Cecina) e il restante a passo normale su strada extraurbana, ma con alcuni rallentamenti. Come sempre, pieno di carburante fatto alla stessa pompa di benzina a inizio e fine viaggio. Aggiungo che eravamo 4 adulti di media corporatura a bordo di un’auto con soli 150 km totali all’attivo. Il risultato è stato di 17,73 km/litro, ragguardevole per un 1.0 da 190 km/h di velocità massima.

Prima di chiudere, una personale e opinabile considerazione sulla mobilità ibrida. Ritengo la scelta di Ford una direzione sensata, atta ad abbattere il consumo di combustibile. In un Paese ancora non maturo per sostenere una mobilità al 100% elettrica, unisce i due mondi senza appesantire il veicolo con voluminose batterie il cui smaltimento futuro desta  ancora non pochi interrogativi. E poi diciamocelo: l’impercettibile sibilo dell’ elettrico non si addice al possente ruggito di un Puma…

 

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