Foto: Da sin: Susanna Rollino, Responsabile Area Coordinamento interdistrettuale Ufficio Interdistrettuale EPE Toscana e Umbria
Valentina Borgogni, Presidente Associazione Gabriele Borgogni Onlus – Annalisa Parenti Avvocato del Foro di Firenze, – Laura Lega, Prefetto di Firenze – Matteo Maria Berti, Commissario area sicurezza e PI Polizia municipale di Firenze – Stefano Giorgetti, Assessore Grandi infrastrutture, Antonella Di Spena – Direttrice Ufficio III DGEPE

Mettiamoci alla prova: la guida sicura come obiettivo di tutti

Un incontro per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della guida sicura, ma anche un modo per far capire che quando si guida, non si mette a rischio solo la propria, di vita. Si è tenuto lunedì 25 novembre il convegno “Guida sicura? Mettiamoci alla prova”; nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Spadolini a Palazzo del Pegaso, a Firenze, una mattinata con tavole rotonde e dibattiti cui hanno preso parte figure provenienti dal mondo delle istituzioni e giuridico.

Mettiamoci alla prova, per noi e per tutti

L’occasione è stata ghiotta per presentare il progetto “Mettiamoci alla Prova”, nato dalla collaborazione tra UIEPE FI, Polizia Municipale FI e Associazione Gabriele Borgogni Onlus, per stimolare una riflessione sulla normativa vigente: “Messa alla prova: la L. 67/2014 consente, su richiesta dell’imputato, la sospensione del procedimento penale con Messa alla Prova per i reati di minore allarme sociale. Il progetto Mettiamoci alla prova, nato nel 2018, si rivolge a soggetti sottoposti alla messa alla prova, imputati per violazione del Codice della Strada art. 186 e 187 (guida sotto l’influenza dell’al-cool e/o in stato di alterazione psico-fisica)”. Il Progetto si pone l’obiettivo di favorire nei partecipanti, attraverso incontri di gruppo, un processo di revisione critica delle condotte a rischio connesse al consumo di sostanze alcoliche e/o stupefacenti. Ad oggi ha visto la partecipazione di 135 persone.

Un parterre di primissimo piano 

Il convegno, organizzato e promosso dall’Associazione Gabriele Borgogni Onlus, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana, ha visto la presenza di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Stefano Giorgetti, Assessore Grandi infrastrutture, mobilità e trasporto pubblico locale, Polizia Municipale, Laura Lega, Prefetto di Firenze, Valentina Borgogni, Presidente Associazione Gabriele Borgogni Onlus, Salvatore Nasca, Direttore UIEPE Toscana e Umbria.

Foto: da sinistra – Valentina Borgogni, Presidente Associazione Gabriele Borgogni Onlus – Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana

L’impegno di Valentina Borgogni

“Il nostro obiettivo – dichiara Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Borgogni onlus – è quello di  sollecitare le persone a una maggiore consapevolezza sui rischi connessi a specifici comportamenti incauti e non adeguati alle leggi e a un maggior senso di responsabilità nella guida. Dalla tragedia che ha sconvolto la mia famiglia è nata la mia volontà di realizzare – attraverso l’Associazione intitolata a mio fratello –  iniziative in grado di evitare ad altri di patire le stesse sofferenze, spesso causate da alterazioni psicofisiche per abuso di alcol o di sostanze stupefacenti. La prevenzione resta una linea seguita in permanenza nelle iniziative promosse a nostra cura,  attraverso programmi educativi destinati alle scuole e a una intensa opera di prevenzione illustrativa delle necessità coerenti con una guida sicura. Troppo spesso si sottovaluta la pericolosità di comportamenti ispirati dalla falsa tranquillità indotta da alcol o sostanze che inducono alterazioni dello stato di coscienza. Il progetto “Mettiamoci alla prova” è stato avviato per favorire una presa di consapevolezza e una sicura assunzione di responsabilità da parte di chi  è stato ammesso alla sospensione del procedimento penale e permette  un percorso individuale di revisione critica dei propri comportamenti di guida, attraverso incontri di gruppo. Piccoli numeri, per ora, ma il nostro esempio è contagioso e già da altre regioni ci viene richiesto d’importare il nostro modello d’intervento valutato come efficace.  Voglio ricordare anche il contributo che la nostra Associazione ha dato nel redigere la prima bozza della Legge sull’omicidio stradale. Il nostro lavoro prosegue con tenacia ogni giorno, per evitare che altri debbano soffrire perdite così dolorose, in particolare come quelle che derivano dalla incapacità  di un guidatore di osservare le leggi che governano la  normale condotta di  una guida attenta alla sicurezza di tutti  sulle strade”.

 

 

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