Alle terme con l’ibrida plug-in C 350 di Mercedes. E il relax raddoppia

di Cesare Gasparri Zezza

 

Ci siamo, i giorni della merla sono passati da circa un mese, le giornate si stanno nuovamente allungando e il sole ha ripreso a scaldare l’aria. E’ tempo di uscire dal letargo. Le terme, potrebbero essere la giusta soluzione per un fine settimana di relax e per lasciarsi alle spalle la monotonia della città. La scelta non è facile, vorrei portare con me Yoda, il mio amico a quattro zampe.

Nel Centro Italia, sono pochissime le strutture che sono disponibili a ospitare il nostro animale domestico. Una di queste è Fonteverde, a San Casciano dei Bagni (Siena). Un attimo, il tempo di prenotare, la Mercedes C 350 ibrida plug-in è in garage attaccata alla linea di corrente. Tramite la app sul device le comunico dove andremo ed imposto la temperatura di bordo a 23°. Ci vuole poco per staccare la spina dalla presa elettrica, un po’ di più per convincere Yoda a entrare nel trasportino ancorato nel bagagliaio. Una borsa per il weekend ed eccoci inghiottiti nel traffico. Nell’abitacolo trovi tutte le rifiniture e la qualità tipiche che ti aspetti da una Mercedes. Al semaforo, aspettando il verde, scelgo l’assetto, regolo la modalità di guida e compongo la playlist. Tutti i dati sono ben visibili nel display da 8,4“ al centro della plancia.

In città il risparmio è garantito dalla possibilità di scattare ai semafori in modalità elettrica. Con le batterie cariche l’autonomia è di circa 30 km. Davvero niente male, il quattro cilindri a benzina, risulta particolarmente parsimonioso combinato al potente motore elettrico in grado di erogare una potenza complessiva di 293 cv. Prestazioni di una sportiva, con i consumi di una utilitaria: fino 2,1 litri di carburante per 100 chilometri.
Usciti dal raccordo anulare siamo sulla Cassia. Anche con l’asfalto in pessime condizioni le sospensioni Airmatic assolvono egregiamente il loro lavoro. Il paesaggio passa lento: Sutri, Cura, Viterbo. Poi si inizia a scendere lungo il lago di Bolsena. I rami degli alberi ancora spogli lasciano intravedere l’isola Bisentina. Gli strumenti ci segnalano che la batteria si sta ricaricando. La batteria, raffreddata ad acqua e del peso di circa 100 kg è alloggiata sopra il retrotreno, garantendo così una elevata dinamica di marcia e la massima sicurezza in caso di incidente. Nonostante sia in parte occupato dall’accumulatore, il bagagliaio ha un volume di 350 litri che diventano 1.370 con i sedili posteriori abbassati. Una piccola deviazione per ammirare in silenzio il lago. Un gruppo di germani per niente intimoriti ci attraversa la strada. Proseguendo verso Nord il paesaggio cambia, il confine di regione e poi campi di grano incorniciati da alberi millenari. Un po’ di curve e dei saliscendi che affrontiamo con disinvolta allegria. Ancora pochi metri e siamo in vista di San Casciano dei Bagni. A Fonteverde ad attendermi una stanza vista valle, l’accappatoio sul letto, due vasche di acqua termale e una sala relax. Perfetto per ricaricarsi.
…E pensare che per la Mercedes basta una presa!
Il weekend  è finito,  siamo nuovamente a bordo. Invece della Cassia questa volta stiamo percorrendo l’autostrada. Yoda nel bagagliaio dorme, c’è traffico. Il sensore del punto cieco, il Collision Prevention Assist, il Brake Assist adattivo, non sono solo alla guida, l’elettronica Mercedes mi fa compagnia aiutandomi a non disperdere la carica di relax accumulata a Fonteverde durante il we. Il casello di Roma nord. La Salaria, il garage.
Oggi è Lunedì!

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