I consigli di Pirelli: la sicurezza parte delle gomme
Chiudersi in un abitacolo con più di 35 gradi è come mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici: lo dice la scienza, il caldo soffocante rallenta il flusso di sangue al cervello e porta conseguenze paragonabili a quando si ha un tasso alcolemico di 0,5 g/litro. Questo significa scarsa prontezza di riflessi con tempi di reazione che si allungano, maggiore rischio di sonnolenza e in generale minore lucidità. In vista del tradizionale esodo estivo verso le località di villeggiatura, è importante conoscere ogni precauzione utile per guidare in sicurezza anche quando la colonnina di mercurio supera i livelli di allerta.
La pressione delle gomme
È sempre importante fare verifiche periodiche della pressione, ma in questo periodo diventa un requisito fondamentale, prima di partire per le vacanze in auto. E va fatto sempre a freddo, dopo aver percorso non più di qualche chilometro e di certo non dopo che la vettura è stata ferma al sole per diverso tempo. È necessario attenersi sempre ai valori di pressione consigliati, e non ritoccarli di nostra iniziativa: con il caldo, la pressione interna al pneumatico tende ad aumentare, ma non bisogna cedere alla tentazione di abbassarla, perché altrimenti, una volta che la gomma si è raffreddata, ci si ritroverà con un pneumatico sottogonfiato.
Il climatizzatore
Meglio far controllare il livello del gas del condizionamento e verificare la pulizia dei filtri per respirare aria il più possibile pulita, visto che il condizionatore sarà molto probabilmente il nostro fidato compagno di viaggio. Poi ci sono i liquidi da controllare, in particolare quello dell’impianto di raffreddamento del radiatore.
Occhio all’alimentazione
Per non incorrere in colpi di sonno o avere problemi di digestione, meglio evitare alcolici e pasti troppo abbondanti, ma non bisogna nemmeno digiunare per più di 2/3 ore di fila.
La giusta pressione
Perché è fondamentale verificare che la pressione sia corretta prima di partire? Perché assicura il miglior funzionamento possibile delle gomme, ne allunga la vita, aumenta la sicurezza e permette di consumare meno carburante. Quando si parte per un viaggio, in cui generalmente si percorrono distanze superiori alla media e si viaggia spesso a pieno carico, diventa ancora più importante verificarla. Altrimenti, sia in caso di sottogonfiaggio sia di sovragonfiaggio, si può compromettere la sicurezza della vettura in situazioni come la frenata o la curva.
Inoltre, si genera un’usura non corretta che accorcia la vita del pneumatico: aumenta il logoramento dei fianchi della gomma quando la pressione è bassa mentre nella situazione opposta l’usura anomala si ritrova al centro del battistrada. Viaggiando a pressione bassa aumenta anche il rischio di forature, situazione ancora più spiacevole se si viaggia verso il luogo di villeggiatura. Infine, una gomma non adeguatamente gonfiata fa aumentare i consumi di carburante fino al 6%, a causa della maggiore resistenza al rotolamento.
Il climatizzatore amico-nemico
Un classico: si lascia la macchina parcheggiata sotto il sole, si torna dopo qualche ora e non si trova il coraggio di rimettersi sul sedile rovente. Qual è la cosa migliore da fare in questi casi? Lasciare i finestrini o le portiere aperte per circa 30 secondi, perché così l’aria all’interno dell’abitacolo, molto più calda e quindi più leggera di quella esterna, uscirà velocemente e la temperatura dell’auto si avvicinerà a quella dell’esterno. Dopodiché sarebbe opportuno avviare solo la ventola e solo dopo azionare gradualmente il condizionatore fino alla potenza desiderata.
Se all’esterno ci sono più di 30 gradi, bisogna impostare l’aria condizionata a una temperatura non inferiore ai 21 gradi, sia per evitare consumi eccessivi di carburante, sia per non provocare uno sbalzo termico potenzialmente dannoso per la salute. L’impostazione “Auto” – se disponibile – è la scelta migliore per uniformare la temperatura nell’abitacolo. Inoltre, meglio evitare di rivolgere le bocchette del condizionatore direttamente su di noi: si ridurrà il rischio di fastidiosi dolori muscolari.
Durante il tragitto
È sempre preferibile affrontare lunghi tragitti nelle ore meno calde della giornata, ma se non fosse possibile ci sono buone abitudini da adottare per evitare i colpi di calore. Non dimenticare di portare dell’acqua per sé, per gli altri passeggeri e per gli animali che trasportiamo. Questi ultimi non devono mai essere lasciati chiusi nell’auto parcheggiata, perché anche dopo pochi minuti la temperatura nell’abitacolo può diventare letale. Se non fa troppo caldo, meglio aprire i finestrini per rinnovare l’ossigeno.
Se si viaggia con dei bambini, fare in modo di proteggerli dalla luce solare, e non dimenticarsi che ci si può scottare anche in macchina: utili la crema solare e gli occhiali da sole per non affaticare troppo la vista. Infine, non fare l’errore di lasciare il motore acceso in sosta per mantenere attivo il climatizzatore, perché si può anche incorrere in una sanzione.