Colonnine di ricarica Ionity, dopo Enel tocca a Eni
Dopo Enel, che in maggio aveva siglato un accordo con Ionity, anche Eni raggiunge un’intesa con la società nata dalla joint venture tra Bmw, Daimler, Ford e gruppo Volkswagen, per lo sviluppo delle colonnine di ricarica superveloci nelle proprio stazioni di servizio. Ionity intende sviluppare in Europa, entro il 2020, una rete di circa 400 stazioni per ricaricare le auto elettriche di nuova generazione, installando fino a 2.400 colonnine di ricarica.
La partnership prevede di realizzare 30 nuove stazioni di ricarica a partire dal 2019. Ogni stazione avrà sei colonnine di ricarica con una potenza fino a 350 kW (più di 100 volte la potenza delle utenze domestiche standard) in grado di rifornire, con meno di 20 minuti di ricarica, le attuali auto elettriche e quelle di nuova generazione.
L’iniziativa rientra nel piano Eni di sviluppo della mobilità sostenibile: su una rete di 4.400 stazioni di servizio, 3.500 erogano Eni Diesel+, il gasolio premium con il 15% di componente rinnovabile prodotta nella la bioraffineria di Venezia, mentre circa 1.000 erogano anche GPL e metano.
Cresce l’attenzione sull’elettrico
Enel, attraverso la divisione di servizi energetici avanzati Enel X, aveva pattuito con Ionity di installare, entro la fine del 2019, fino a 20 siti di ricarica, ciascuno con un massimo di sei colonnine high-power con una potenza fino a 350 kW. Questi 20 siti italiani si inseriscono nel piano Ionity che prevede circa 400 stazioni di ricarica HPC (high power charging) in tutta Europa, in grado di ricaricare completamente in 15-30 minuti i veicoli elettrici attuali e di prossima generazione.