L’edizione 2018 di IAA-Commercial Vehicles, il Salone dei veicoli industriali di Hannover, per la seconda volta ha ospitato un’area collettiva Anfia-Ice. Tra i temi centrali presentati dagli espositori quelli della digitalizzazione, del veicolo connesso e autonomo, della mobilità elettrica e della logistica urbana. Di seguito l’intervento di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia, in occasione dell’evento.

Autotrasporto e componentistica, l’ossatura del “Sistema Italia”

di Gianmarco Giorda*

Le aziende italiane partecipanti alla collettiva Anfia-Ice rappresentano competenze ed eccellenze riconosciute a livello globale nei settori dei veicoli trainati, degli allestimenti e della componentistica per autoveicoli. I prodotti esposti sono il risultato di notevoli investimenti in ricerca per esempio sul fronte dell’alleggerimento dei pesi e del miglioramento delle performance su strada. La riduzione della tara di rimorchi e semirimorchi, con conseguente incremento della capacità di carico, insieme alla diversificazione del carico per ottimizzare le missioni di andata e ritorno, è uno degli obiettivi nel mondo dell’autotrasporto, che consente un significativo contenimento dei costi operativi legati all’usura e ai consumi, oltre a garantire una logistica più efficiente e a minor impatto ambientale.

Anche i progressi sul fronte della sicurezza, della resistenza, della modularità e semplicità di utilizzo e degli standard qualitativi dei veicoli trainati, l’avanzamento tecnologico dei materiali impiegati e degli impianti produttivi e la fornitura di sempre più innovativi componenti per veicoli ad alimentazione alternativa sono tra i punti di forza messi in mostra dalla filiera italiana.

Il tessuto produttivo italiano del settore dei rimorchi, semirimorchi e allestimenti su veicolo industriale è costituito principalmente da piccole e medie imprese caratterizzate da elevata flessibilità, specializzazione e competenza tecnica, fattori che consentono alle nostre imprese di affrontare la competizione con gruppi multinazionali più grandi. Trovare delle occasioni per presentarsi insieme in eventi di rilevanza internazionale, come questo, costituisce un elemento di vantaggio, offrendo un’ampia visibilità con un contenimento dei costi.

Il mercato italiano dei semirimorchi e dei semirimorchi (oltre 3,5 tonnellate) è in moderata crescita (+2,9% nei primi 8 mesi del 2018), ma i volumi di vendita sono ancora lontani dai livelli pre-crisi: la media annuale è passata da 16.500 unità nel 2000-2008 periodo a 9.800 unità nel periodo 2009-2017. L’andamento positivo della produzione di rimorchi e semirimorchi in Italia nel 2017 è dovuto principalmente al supporto delle esportazioni, mentre gli ordini e il fatturato provenienti dal mercato domestico sono cresciuti più lentamente.

Considerando l’intero mercato italiano dei veicoli per il trasporto di merci (autocarri, rimorchi e semirimorchi), la ripresa avvenuta nel periodo 2015-2017 è dovuta principalmente alle misure nazionali a sostegno degli investimenti delle società di autotrasporto, queste ultime per lo più Pmi. Anche nel 2018, queste misure stanno spingendo i risultati di mercato, incoraggiando le imprese a investire nel trasporto intermodale e nei combustibili alternativi per una mobilità più sostenibile.

Per quanto riguarda il settore della componentistica, l’Italia vanta una filiera unica nel rappresentare tutti i comparti produttivi inclusi engineering e design – 2.000 aziende, ben posizionate sui mercati internazionali grazie alla loro flessibilità e innovazione, all’alta qualità dei prodotti e alla professionalità dei servizi – includendo anche un ampio portafoglio di prodotti per veicoli industriali, sia per il primo impianto che per l’aftermarket. Nel 2016 la componentistica italiana ha raggiunto un fatturato totale di 40 miliardi di euro, la metà proveniente dalle esportazioni, con una bilancia commerciale positiva di 5,5 miliardi di euro. Nel comparto aftermarket, il fatturato dei produttori di componenti è stato pressoché stabile nel 2017 rispetto all’anno precedente (-1%), mentre è cresciuto del 2,3% nei primi 6 mesi del 2018.

*Direttore di Anfia

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