Tokio è di nuovo in prima linea

di Piero Evangelisti

La ritrovata vitalità del Salone Internazionale dell’Auto di Tokio – evento di cui vi parleremo spesso in questi giorni – è testimoniata da tanti modelli che non usciranno mai dalle isole giapponesi, ma che sono il frutto di una creatività che per decenni ha prodotto auto particolari e che aveva perso smalto negli anni della lunga crisi che anche il mercato nipponico ha dovuto fronteggiare.

Si avvicina il primo centenario per Suzuki

Attivissimo è il brand Suzuki che nel 2020 celebrerà 100 anni di vita. Noto in Europa con modelli di successo come Swift – recentemente lanciata anche in versione Allgrip – o Ignis, il piccolo intrigante crossover rivale della Fiat Panda, fino ai Suv/crossover al top di gamma, il costruttore ha dimostrato di saper essere un player globale. Ma le radici restano forti nel terreno di casa e al Salone di Tokio presenta una serie di concept molto interessanti che, però, difficilmente troveranno uno spazio fuori dai confini nazionali. Dal dune buggy e-Survivor agli Spacia concept – ipotesi di Mpv decisamente nipponici – ai crossover Xbee nelle versioni wagon, outdoor adventure e street adventure, i prototipi di Suzuki sfoggiano livree non proprio adatte al pubblico europeo. Sono però dotati di  tecnologie avanzate che potranno essere montate su modelli destinati agli automobilisti del Vecchio continente.

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