Targa prova: in agguato nuovi ostacoli burocratici

di Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (III Sezione Civile, numero 17665 del 25/8/2020) rischia di aprire un fronte di conflitto con gli apparati burocratici in merito alla targa prova. Come conseguenza della nuova valutazione da parte della Cassazione, non si potrebbe utilizzare la targa prova per veicoli immatricolati, anche se circolanti, per prove tecniche, collaudi e/o altri spostamenti finalizzati alla vendita. La nuova recente sentenza sulla “targa prova” è un orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione, ma non è norma. Il caso, infatti, è in evidenza al ministero dei Trasporti con cui, tramite Federauto, siamo in contatto. Il ministero dei Trasporti e il ministero dell’Interno hanno predisposto uno schema di regolamento, recante modifiche al DPR 474/2001, per una ridisciplina organica della targa prova.

È in corso la consultazione dei pareri richiesti. Non appena il regolamento sarà definito sarà anche nostra cura darne la necessaria diffusione. AsConAuto si era già attivata su questo tema nel 2018 a seguito d’iniziative prese da parte della Polizia Stradale di Arezzo. Di fronte a questi nuovi elementi, che turbano un mercato già devastato dalla pandemia, il pensiero della nostra associazione è chiaro: le autorità competenti intervengano per perseguire eventuali abusi solo nei casi in cui della targa prova sia fatto un uso improprio, ma gli utilizzi professionali sono da tutelare.

L’uso della targa prova ha un costo notevole. E noi lo sosteniamo convinti, per far provare l’auto, nuova, usata o riparata a un cliente, per portarla da una officina a un’altra, per lavare l’auto e così via. In questa fase, l’invito da parte della nostra associazione è quello di continuare a comportarsi come sempre. La nostra associazione intende ribadire con forza la necessità di un rapido ripristino della chiarezza e di principi trasparenti, in base ai quali tutti i soggetti attivi nel mercato devono assumersi le proprie responsabilità: valori ai quali il nostro sistema associativo da sempre aderisce nella propria attività quotidiana al servizio dei clienti.

 

1 Comments

  1. maximilien1791 says:

    I membri della Cassazione vivono fuori dalla realtà cosi come sono i loro stipendi.
    Irreali.

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