Se il Custom arriva in TV

Stampiamo le iniziali sulla borsa. Abbiamo abbandonato il catalogo dei disegni del tatuatore perché noi il tatuaggio lo vogliamo inedito. Siamo in coda per il selfie con pincopallo pluripremiato. Nella migliore delle ipotesi aspettiamo il nostro turno in libreria per la copia autografa da XY.
Guardiamo, osserviamo, ammiriamo tutto ciò che è nostro e pensiamo: “Mio e come te nessuno mai”.
Perché ci piace marcare il territorio e in un’epoca come questa, caratterizzata dalle infinite possibilità reali e virtuali di dire la propria, la personalizzazione è un must. Tanto nella moda, quanto in altri settori.
L’universo delle due ruote in questo ha fatto scuola. Docente d’eccezione Harley-Davidson, il marchio americano che sigla la paternità del fenomeno della customizzazione e il primo a portarla in Italia.
Da qualche anno tutti i brand, complice il ritorno delle cafe racer, hanno colto l’occasione ghiotta di offrire al pubblico modelli sui quali sbizzarrirsi. Scrambler, R Nine T, la bobber XV950, le classiche di scuola britannica, le protagoniste del nuovo corso di mantello del Lario, oltre alle giapponesi in generale.
Dietro il gran lavoro di alleggerire, allargare, abbellire, trasformare ci sono loro, gli artisti. Customizzatori che, come prima cosa, devono saper cogliere i desideri di chi hanno di fronte e interpretare quelle che possono sembrare idee più o meno vaghe. Accanto alle officine più conosciute e ai figli dei primi anni Ottanta, sono nate tante realtà in tutta la Penisola. Colpisce l’età media: è bassa. Si tratta di giovani preparati, seri e appassionati. Che del mondo della moto sanno ancora cogliere l’aspetto romantico. C’è chi ha iniziato per gioco, chi nel DNA ha l’eredità lasciata dalla famiglia. Accanto ai protagonisti si è mosso l’interesse di chi questo mondo ha voglia di esplorarlo e raccontarlo.
L’impresa coraggiosa che merita di essere ricordata è quella nella quale ha creduto Moto Guzzi: Lord of the Bike, la serie televisiva in onda su Sky lo scorso anno e della quale vedremo presto la seconda stagione.
Un contest unico, all’interno del quale 10 squadre di customizzatori si danno battaglia per realizzare moto inedite e in grado di rispondere a determinate regole e parametri prefissati. In questo percorso non mancano i colpi di scena, come ogni gara che si rispetti. La scenografia è già di per se un tempio dedicato alle due ruote: le squadre si sfidano nella fabbrica Moto Guzzi di Mandello del Lario. Lo storico marchio italiano offre gli spunti per dare il via ad ogni puntata. Solo la fantasia non ha limiti per interpretare, in maniera originale, lo spirito di queste moto iconiche.
L’insindacabile giudizio è affidato a una giuria di esperti e la conduzione nelle mani di Ringo, direttore artistico di Virgin Radio e appassionato di moto.
Non ci resta che aspettare per sapere la programmazione televisiva di Sky e prepararci finalmente a scegliere la squadra da tifare.

G.M.

 

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