Saloni, la “formula Levy” fa scuola

Defunto il Motor Show di Bologna e da verificare nella prossima edizione e in condizioni meteo migliori il peso reale del Motor Valley Festival modenese, che comunque ha totalizzato oltre 70mila visitatori, in Italia ad affermarsi come «re» dei Saloni è senza dubbio quello che Andrea Levy ha battezzato Parco Valentino, riportando così alla ribalta il volto rombante del polmone verde di Torino. In tempo di crisi per i grandi Saloni, la «formula Levy» non solo ha dimostrato di funzionare, ma ora viene presa come modello all’estero.

A Detroit, la capitale americana dell’auto, dal giugno del 2020 l’Auto Show si svolgerà in giugno e all’aperto (come a Torino), abbandonando così il tradizionale freddo appuntamento di gennaio. È chiara l’ispirazione degli organizzatori del Naias alla kermesse italiana. C’è Ginevra, poi, che se anni fa dormiva sonni tranquilli, ora ha capito che è tempo di cambiare, spinta anche dalle ultime importanti defezioni. Spazio, dunque, all’hi-tech e alla multimedialità, gli stessi temi che caratterizzano gli eventi di Las Vegas e Barcellona, sempre più frequentati dalle Case automobilistiche. L’edizione 2020 del Motor Show svizzero dovrà dare il vero segnale di svolta per assicurarsi un futuro.

La caduta degli Dei non risparmia il Salone di Francoforte, che in settembre aprirà i battenti fortemente ridimensionato: 22 le rinunce, tra cui quella di Fca. Sarà una rassegna basata soprattutto sull’esaltazione dell’auto tedesca, come lo scorso anno, a Parigi, protagoniste furono le marche padrone di casa. A proposito di quello che era noto come «Mondial» dell’auto, gli organizzatori hanno annunciato per il 2020 la riprogettazione dell’evento puntando, in particolare, sull’ecosistema automobilistico e le nuove forme di mobilità. L’idea è quella di rendere il Salone di Parigi una vera esperienza interattiva. Se ne saprà di più nei prossimi mesi. Levy, intanto, con il suo Salone Parco Valentino all’aperto, capace di abbracciare tutta Torino e incentrato sulla passione, non può che migliorare ancora. E fare soprattutto scuola.

 

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