Quel falso ambientalismo

di Adolfo De Stefani Cosentino*

Nonostante il risultato di febbraio sconti gli anticipi di immatricolazione dovuti all’ecotassa, prosegue, come previsto, la contrazione del mercato dell’auto e lo scenario dei prossimi mesi non lascia ben sperare. Andare a tassare le vendite di veicoli nuovi che soddisfano le più rigorose normative sulle emissioni, sulla base tra l’altro di un climalterante e non di un inquinante, quale è la CO2, è inadeguato. L’introduzione dell’ecotassa e dell’ecobonus non risolve certamente il problema dell’aria malsana delle nostre città e non contribuisce allo svecchiamento del parco circolante, mentre crea pericolose tensioni su un mercato che già non naviga in acque tranquille.

L’ecobonus sui veicoli più ecologici che emettono fino a 70 g/km di CO2, tra l’altro, avrà un impatto modestissimo per il fatto che le risorse, secondo le bozze circolate, saranno contingentate su finestre temporali. L’effetto netto del bonus/malus sarà un aumento della pressione fiscale sull’automotive.

In nome di un falso ambientalismo si penalizzano imprese, automobilisti e si mettono a rischio migliaia di posti di lavoro: la transazione tecnologica verso una mobilità a basso e zero impatto ambientale va accompagnata gradualmente senza brusche accelerazioni politiche. Invitiamo il governo a riflettere accuratamente sulle decisioni adottate e a porre in essere atteggiamenti positivi nei confronti dell’automotive, altrimenti il rischio vero è di perdere un pezzo importante della nostra economia! La scelta è strategica e non può essere rinviata.

*Presidente di Federauto

1 Comments

  1. iaf2011 says:

    Al ministero qualcuno dovrebbe riprendere in mano il libro di chimica del liceo: gli inquinanti prodotti dai motori a combustione interna sono CO, SOx, NOx e particolato.
    La CO2 invece migliora l’accrescimento dei vegetali, come ben sanno i proprietari di serre, e non ha nulla a che vedere con le modeste oscillazioni delle temperature globali.

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