Pronti a dare il nostro contributo al ministro Toninelli

di Franco Fenoglio*

Guardando all’andamento dei dati (-2,5% per i veicoli industriali in settembre) non possiamo far altro che confermare quanto andiamo ripetendo circa le modalità di sostegno al settore messe in atto nel nostro Paese negli ultimi anni. L’utilizzo delle risorse dedicate, destinate a garantire la sopravvivenza delle imprese più che a indirizzarne lo sviluppo verso un’effettiva competitività, non ha dato risultati positivi, tanto che oggi vengono continuamente cancellate dall’Albo aziende dell’autotrasporto che risultano non esercitare più la loro attività.

Si sta realizzando una specie di razionalizzazione spontanea forzata del comparto, che non essendo sostenuta e guidata verso obiettivi di sistema, non è in grado di affrontare con carte vincenti la concorrenza estera, e si risolve nella chiusura delle imprese più piccole e nell’emigrazione delle altre, con conseguenze negative sul mercato dei veicoli, sull’occupazione qualificata e sul gettito fiscale per lo Stato.

Nella realtà attuale dell’autotrasporto dove esiste la possibilità concreta di connessione continua dei veicoli tra loro, con i gestori delle flotte di appartenenza e con il costruttore, per tracciare i veicoli, monitorare le loro condizioni e addirittura intervenire in remoto per avvisare i conducenti o risolvere i problemi, non è più accettabile che il 40% dei viaggi avvenga ancora a vuoto, con conseguente occupazione improduttiva delle infrastrutture.

Solo rinnovando con la maggior possibile celerità il parco circolante, favorendo l’immissione in esso di un numero significativo di veicoli pesanti di ultima generazione e l’uscita di quelli obsoleti, nonché sostenendo la digitalizzazione e la connettività dei mezzi che operano nel sistema logistico, si potranno trasferire concretamente sulla strada i benefici economici, ambientali e della sicurezza risultanti da una costante ricerca e aggiornamento del prodotto effettuati da parte dei costruttori.

La sezione veicoli industriali di Unrae ha avuto recentemente modo di rappresentare anche al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, il proprio pensiero in merito agli sviluppi razionali di una effettiva mobilità sostenibile del trasporto merci, ribadendo la disponibilità a dare – secondo le proprie competenze – ogni contributo possibile alla ripresa del settore dei trasporti in una ottica intermodale che assegni intanto a ciascuna modalità il ruolo che le è più congeniale.

*Presidente della Sezione Veicoli industriali di Unrae 

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