Pedaggi, a ciascuno il suo sogno

di Maura Carta*

Durante i giorni di canicola siamo stati impressionati dalla prospettiva onirica del ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio: “Sogno uno Stato in cui le autostrade non si pagano, come in Germania e in altri Paesi europei”. In base al noto principio secondo cui “uno vale uno”, ho chiesto quali siano i sogni degli agli avventori del bar “La Terrazza”. Di seguito alcune considerazioni:

Casalinga della Val Brembana (con una subdola formula dubitativa): Set in sentur? Io sogno di pagare le bollette della luce, del gas e la benzina come in Germania, vuoi poco più della metà di quelle italiane. Me so’
mia che fa…. Chi usa le autostrade le paga, non è obbligato. Desda fò: sogno, come in Germania, bonus alle famiglie, congedi parentali, bonus per baby sitter e grande assistenza agli anziani”.

Piccolo imprenditore veneto: “Taiate i caveji e va’ a laorare! Quante parole
inutili. Chi va drio ai altri, no passa mai avanti. Germania, pedaggi gratis… E chi paga? Xe peso el tacon del buso. I bei sogni xe longhi: le tasse basse della Slovenia, della Romania, della Croazia, no lo svenamento de qua per gli strachi come il reddito di cittadinanza”.

Insegnante siciliano: “Che camurria!… In Italia ci sono già quasi mille km di autostrade non soggette a pedaggio: oltre al raccordo anulare di Roma, è gratis l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, così come sono gratuiti gli oltre 400 km di autostrade siciliane, costruite con soldi pubblici. Sogno biglietti aerei e ferroviari gratis per le picciotte tedesche perché arrivino, numerose, in Sicilia!”.

Pastore sardo: “Corpu e balla! Mi, che noi non c’abbiamo problemi per i pedaggi perché abbiamo strade statali o provinciali. Non le aggiustano, come la Carlo Felice, ma non paghiamo neanche una ghianda. Eja, che ce l’ho un sogno: che lo Stato aiuti gli allevatori e faccia vendere latte e latticini in tutto il mondo, come in Germania, Francia e Olanda”.

Suorina: “Nulla è impossibile a Dio ma… agli uomini? Nel silenzio accetti e comprendi. Raramente vado in autostrada e i pedaggi si devono pagare. È una questione di conti e noi suore, se permette, li sappiamo fare. Il mio sogno? La pace ovunque”.

Io: “Autostrade gratis… cito il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti: “Se si potesse fare, lo farebbero tutti”

In Europa, le autostrade sono totalmente gratuite solo nei Paesi che dispongono di una modesta rete autostradale (Estonia, Finlandia, Cipro, Lussemburgo, Islanda, Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, Belgio, e anche in questi ci sono notevoli pedaggi per ponti o gallerie). Non è vero che i 13.000 km della Germania siano gratuiti: sono soggetti a pedaggio i trasporti oltre le 7,5 tonnellate. Il governo di Berlino aveva previsto che dal 2019 tutti gli automobilisti dovessero munirsi di un bollino (vignette), prevedendo per gli automobilisti stranieri tariffe aggiuntive. Senonché, la Corte di Giustizia Ue, su ricorso dell’Austria e dei Paesi Bassi, con sentenza del 18 giugno 2019, ha accertato che con queste misure discriminatorie, “la Germania è venuta meno agli obblighi a essa incombenti in forza degli articoli 18, 34, 56 e 92 del Trattato Ue”.

In attesa di vedere quali misure assumeranno i governanti tedeschi, è sbagliato parlare di gratuità, perché in Germania esiste un sistema misto con la prospettiva, a breve, di far pagare un pedaggio a tutti quelli che utilizzano la rete autostradale, compresi i veicoli leggeri.

Anch’io esprimo un desiderio: che il politico “sognatore” si soffermi sui dati, perché il pedaggio è l’unico sistema economicamente sostenibile per  avere una rete autostradale efficiente e moderna. Il ministro Di Maio ascolti i formidabili rappresentanti delle Regioni più dinamiche (Attilio Fontana e Luca Zaia) che vogliono crescere, produrre, creare posti di lavoro. Se il Paese vuole crescere, occorre sostenere un processo di ampliamento della rete autostradale almeno nelle zone più produttive del nostro Paese (riprogettare e aumentare le corsie delle tangenziali di Milano, completare la Pedemontana ecc).

*Presidente Milano Serravalle

 

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