No al blocco dei diesel Euro 6 il 21 gennaio a Roma
di Paolo Caputo
Chi segue questa rubrica ricorderà in novembre il mio intervento (cfr. http://bit.ly/2Dgjr03) rimasto senza risposta dal Comune di Roma, fino a un mio sollecito lunedì 15 gennaio ha generato la risposta che allego (http://bit.ly/2rlzxEa). Pur prendendo atto della dotta esposizione delle varie disposizioni normative in merito al contenimento dei livelli di inquinamento citate nella risposta del Comune, si nota come sia minimizzata la mia esposizione volutamente limitata alle emissioni di CO2, per semplicità di esposizione. Ero convinto che ai tecnici fossero noti altri ben più complessi studi in materia, relativi a tutti gli altri parametri citati nella risposta del Comune.
Sul diesel…
Rimedio subito, segnalando loro una recente ricerca pubblicata su “Scientific Reports” nel luglio 2017. Lo studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Montreal (Canada) con la collaborazione di altri istituti internazionali (qui la versione integrale in inglese http://go.nature.com/2ESGzlN ). Spiega nel rapporto Patrick Hayes, responsabile della ricerca: “Oggi il diesel è molto più pulito di prima, e dunque coloro che sono addetti alle regole ambientali dovrebbero spostare la loro attenzione sulle auto a benzina e ad altre fonti di inquinamento dell’aria che sono molto più pericolose rispetto ai motori diesel”.
E ancora, faccio notare che i risultati hanno messo in evidenza come, tra le due opzioni, non ci sia paragone: “Le auto a benzina hanno emesso mediamente 10 volte più polveri sottili a 22 gradi di temperatura, mentre a 7 gradi la differenza è risultata addirittura di 62 volte“. Un aumento dovuto, secondo i tecnici, alla partenza a freddo: non essendo ancora in funzione la marmitta catalitica, il motore a benzina è meno efficiente. Naturalmente il rapporto non si limita alle polveri sottili, ma analizza tutti i fattori d’inquinamento diligentemente evidenziati dalla Commissione Europea, alla quale fate riferimento. Commissione, peraltro, che per stessa ammissione dei redattori della risposta ha “rilevato che tra le misure che contribuirebbero in maniera sostanziale alla riduzione sostanziale delle emissioni inquinanti, con particolare riferimento agli ossidi d’azoto, vi è anche il divieto di circolazione di automobili diesel”. Esatto, il condizionale è d’obbligo.
Gli Euro 6
Infatti, è corretto, leggendo quanto da loro esposto e quanto risulta anche dalla citata ricerca, che il diesel sia fortemente inquinante, ma non i veicoli nuovi di fabbrica, i c.d. Euro 6 che, addirittura lo sono meno di altre motorizzazioni. L’ordinanza contestata, pertanto, oltre a essere, come già esposto, discriminatoria, consente la circolazione di veicoli con caratteristiche tecniche tali, ripeto ampiamente documentate, da rilasciare elementi ben più nocivi nell’aria.
Una crociata demagogica
Ciò induce a pensare che questa crociata contro i diesel abbia uno sfondo demagogico utile a sollecitare l’opinione pubblica, ma incurante dei diritti dei cittadini, che hanno sostituito la propria vettura obsoleta con l’ultima versione disponibile. Non è certo questo comportamento che ci si aspetta da chi gestisce la cosa pubblica, chiamato ad operare nell’interesse dei cittadini. E gli interessi non si curano con la demagogia, soggettiva per definizione, ma con il rispetto di fatti oggettivi.
Se ne occuperà la Procura
Mi auguro che questa mia ultima nota ponga fine all’ingiusta discriminazione e suggerisca al Comune di Roma di rimuovere, fin da domenica 21 gennaio, l’iniquo divieto a carico dei veicoli diesel che rispettano la normativa Euro 6. In difetto, non tornerò sull’argomento, ma valuterò la trasmissione di questo carteggio alla Procura della Repubblica per le valutazioni e i provvedimenti del caso.
Va inoltre considerato che soprattutto, raggiunta la temperatura di esercizio nel motore a benzina ma anche nel diesel, la marmitta catalitica cotenente platino, rilascia nell’ambiente atomi e ioni di tale metallo che sono considerati tra le sostanze più mutagene e cancerogeniche esistenti.
La ringrazio per il suo contributo.
Senza meno qualsiasi soluzione sul motore termico, sebbene riduca i fattori inquinanti, non li elimina del tutto.
Il tema qui, però, è la discriminazione demagogica. Ha senso fermare i diesel Euro 6 solo se si fermano TUTTI i veicoli in circolazione. Nel caso in specie, peraltro non c’é neanche un urgenza dettata da parametri limite alterati. Non dimentichiamo che Torino, stessa amministrazione di Roma, ha limitato il blocco agli Euro 5 pur in presenza di limiti superati.
Non so se è l’epoca, oppure è il paese dei distinguo, per certo c’è sempre qualcuno che obietta, magari con appropriata argomentazione. Peraltro, del problema non ce ne occupiano mai direttamente, fino a che non vengono a toccare il nostro orticello…
Tuttavia il problema dell’inquinamento, lo sappiamo tutti, è molto più esteso. Anche se facciamo finta di ignorarlo, la vostra progenie affogherà per certo nei nostri escrementi e patirà la fame per le risorse che abbiamo sprecato per secoli, ma particolarmente nell’ultimo, con disprezzo. E quel che è peggio è che non ce ne frega niente. Basta tenersi appena informati ad esempio sullo stato delle discariche, che peraltro non vuole nessuno nel suo territorio.
Si parla tanto di inquinamento da prodotti di combustione dei motori endotermici, ma nessuno parla mai – ad esempio non esaustivo – delle polveri di gomma rilasciate dai milioni di copertoni che circolano in città, che si consumano e si disperdono nell’aria che respiriamo, di tutto il materiale inquinante che emettono mezzi pubblici, militari e di servizio, perchè vetusti e della combustione degli impianti di riscaldamento, che se scende sotto i 20 gradi andiamo a lamentarci con l’amministratore.
Nessuno parla degli aerei che volano a milioni nell’anno, o, dell’industria che inquina mille volte più del singolo, nessuno parla di “spegnere” l’ILVA di Taranto che avvelena aria e terreni da più di mezzo secolo. (Es. non esaustivo).
Come non è nota la cifra di italiani morti di tumore al polmone ogni anno. Come mia moglie, come mio suocero, come mio padre.
Sono assolutamente d’accordo. In tutta Europa è in corso una crociata demagogica e ipocrita contro i diesel, a mio parere voluta da potentissime e occulte lobby politico-industriali che hanno fatto della paura dei consumatori travestita da ecologia la leva per far crescere a dismisura i loro lauti profitti.
Scientificamente parlando il diesel EURO 6 ha dei vincoli molto più stretti del benzina EURO 6, ma per le automobili a benzina (anche di categorie molto inferiori all’EURO 6 e quindi con vicoli ecologici ancora più blandi) possono circolare liberamente ovunque in Europa, che io sappia nessuna città europea ha mai bloccato i benzina EURO 4 o superiori fuori dai suoi confini (se non per manifestazioni dimostrative come le “domeniche ecologiche”). E i fautori delle auto elettriche o ibride perchè non dicono come intendono risolvere il problema dello smaltimento delle pericolosissime batterie esauste al litio, vere e proprie bombe chimiche? Ed infine, chi pensa che auto solo elettriche siano la soluzione ecologica definitiva al problema, perchè non si chiede in che modo vengono prodotti i grossi quantitativi di energia elettrica necessari per caricare le batterie di queste auto? Sono così sicuri che l’energia elettrica sia sempre così ecologica? Oppure inquinare la campagna circostante ad una centrale a carbone o a gasolio ma tenere la loro città pulita per loro è un compromesso accettabile? Lo vadano a spiegare a chi abita vicino a quella centrale…
Perchè non si impone di installare dei filtri anti-particolato anche sulle caldaie a pellet che si sono moltiplicate esponenzialmente negli ultimi anni? Per non parlare delle vecchie caldaie a gasolio degli edifici pubblici che ovviamente non provocano penali alle amministrazioni che dovrebbero sostituirle (chissà come mai, ma nelle nostre città i limiti massimi consentiti dalle leggi vengono sforati sempre e solo nella stagione fredda…)
vista la procedura di infrazione per NOx ci si chiede : veicoli euro 6 dotati di sistema ADBLUE che praticamente li riduce del tutto o quasi, ma di certo ben al di sotto di tante vetture a benzina che invece circolano, perchè fermarle e non farle circolare quando inquinanano ben di meno ?