Nel 2019 mercato legato alle promozioni

di Adolfo De Stefani Cosentino*

Il mercato italiano dell’auto, guardando i dati di giugno, fotografa una situazione di stagnazione confermata dal consuntivo del primo semestre – quello che tradizionalmente dovrebbe esprimere i numeri migliori – in territorio negativo, ipotecando le performance del 2019 che appare sempre di più come un anno di transizione.

Entrando nel dettaglio, risulta evidente che la stagnazione è ben espressa dall’andamento della domanda dei privati che cala nel mese ed è in modestissima crescita nel progressivo dei sei mesi, con un comportamento che è direttamente correlato alla forza delle campagne promozionali: se queste ci sono e mettono valore in mano al cliente, la domanda reagisce positivamente.

Crediamo che nel secondo semestre, in assenza di una politica volta al rinnovo del parco con un intervento di largo respiro quale sarebbe necessario, le campagne potranno giocare un ruolo importante per la tenuta del mercato e la sostenibilità del business dei dealer.

Atteso che anche il canale delle vendite a società è in flessione e che i “km zero” tendono a decrescere, ma non per i dealer, dobbiamo registrare che il noleggio esprime livelli di immatricolato nettamente superiori rispetto agli altri canali. Illuminanti al riguardo sono le elaborazioni di Dataforce che evidenziano la forte crescita del noleggio a lungo termine operato dalle società captive.

Questo potrebbe comportare l’impossibilità di riduzione degli stock dei dealer, il conseguente abbattimento dei “km zero” e la creazione di una nuova forma di immatricolazione (nlt) da parte di Case automobilistiche per il mantenimento delle quote di mercato.

*Presidente di Federauto

 

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