Multe, diesel e striscioni

di Pier Luigi del Viscovo*

La giostra è cominciata. A novembre e dicembre i consumatori toccheranno con mano che significa imporre per legge di guidare un’auto a emissioni di CO2 contenute. Senza troppi distinguo, chi ha ordinato una vettura con emissioni contenute si prepari a vedersela consegnare nel nuovo anno, mentre per le altre si farà di tutto per anticiparne l’immatricolazione. Anzi, per dirla tutta, tante auto a emissioni non particolarmente basse saranno targate entro l’anno a prescindere e saranno oggetto di buoni affari per i clienti. Meglio fare un forte sconto che doverle poi trovare nel computo totale delle emissioni del 2020 e pagare le multe. Sì, le multe che la Commissione europea comminerà sulla base delle emissioni medie delle auto vendute da ciascun gruppo automobilistico.
Ora, il ruolo dei governi è proprio questo: orientare i mercati attraverso le regole. In molti casi, le regole agevolano o ostacolano i consumi di determinati beni e servizi. Si pensi ai prodotti di prima necessità ovvero alle armi da fuoco. Nell’auto, tutta la storia europea dagli anni ’70 ha registrato ad esempio un’agevolazione verso i motori diesel, perché più efficienti e dunque con meno emissioni di CO2, che è un clima-alterante e non un inquinante. Tanto che questa tecnologia è diventata un’eccellenza del vecchio mondo. Poi, purtroppo, recentemente si sono fatti infinocchiare da un movimento americano, che mal tollera il deficit commerciale nell’auto e ha deciso di colpire proprio il gioiello della corona. Tutto lecito. Peccato che la corona non abbia reagito e abbia chinato il capo.

L’ha fatto a Bruxelles, e ci può stare visto il livello della politica, sensibile più a Greta che ai fatti scientifici. Quello che non torna è che l’abbiano chinato pure i costruttori, invece di urlare forte che no, questo propulsore non si tocca perché le sue emissioni inquinanti (polveri sottili e NOx) sono ormai irrilevanti, come ha mostrato alla Capitale Automobile un video di Bosch sui test in stato di guida normale (RDE). Tanto che qualcuno ha suggerito di esporre fuori a ogni concessionaria un grande striscione sulla sostenibilità ambientale del diesel. Una boutade? Certo, ma potrebbe accadere, proprio a causa delle multe, visto che il diesel emette meno CO2 del benzina: la crudele ironia della vita.

*Fleet & Mobility

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