Monopattini: nuova strategia, così ci si fa male

di Geronimo la Russa, presidente di Aci Milano

Stiamo vivendo una situazione delicata e preoccupante a causa dei tanti incidenti che hanno visto coinvolti, a Milano, i monopattini.

Come affermiamo da tempo, è necessario porre in essere interventi di prevenzione e repressione per evitare che incidenti, oggi gravi, si trasformino in tragedie.

Occorre una nuova strategia che coinvolga tutti gli attori interessati per porre in essere azioni mirate a implementare la sicurezza stradale per chi usa il monopattino (che non è un gioco!), ma anche per chi si muove in auto, in bicicletta o a piedi.

3 Comments

  1. Andromaca says:

    sono inutili, dannosi, pericolosi. Ora vengono usati anche per commettere scippi: con un paio di euro lo noleggiano senza dover rubare un motorino.
    Figettissimi e molto ecogreen, inadatti al traffico urbano, ci si chiede con quale criterio siano stati incentivati.
    Shalom

  2. maximilien1791 says:

    Caro Geronimo, e due parole sulle demenziali piste ciclabili tracciate con la vernice bianca che tolgono una delle carreggiate nelle vie milanesi ?
    Corso Venezia, via Pola, la circonvallazione esterna ?

    Sala ed i suoi accoliti sono nemici giurati degli automobilisti e fanno di tutti per aumentare la congestione del traffico sempre più in diminuzione in città cosi da giustificare l’infame Area C.

    L’ACI dovrebbe fare qualcosa perché chi tace , acconsente.

  3. wxyz45 says:

    Pur di impedire ai cittadini di usare l’auto si dà la licenza di uccidere a [moto]ciclisti, monopattinatori, skattabordisti e utenti di qualsiasi altro strampalato tentativo di veicolo. Invece di spendere per piste ciclabili che vengono sistematicamente snobbate, occorre lanciare una campagna di rieducazione stradale che insegni con le cattive o con le pessime ai pedalatori il fatto che il CDS riguarda anche loro. A parte l’indisciplina totale che vige come regola, una percentuale altissima di bicicli non è rispondente alle norme in proposito. E inoltre: come è possibile che, oggi come oggi, un ipovedente con Alzheimer avanzato possa legalmente montare su una bici e mettere in pericoso se stesso e gli altri?

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