Mobilità sostenibile: l’impegno di Iveco e Angelo Rattini

Con sei nuovi Iveco Stralis NP 460 l’azienda Angelo Rattini di Sant’Arcangelo di Romagna conferma la sua propensione a un trasporto sostenibile. Specializzata nel trasporto refrigerato a temperatura controllata per i grandi marchi italiani, l’azienda romagnola mira ad aumentare la componente green all’interno del suo parco mezzi, introducendo altri 6 pesanti stradali alimentati a gas naturale liquefatto, per una sostenibilità non solo ambientale ma anche economica, ad ulteriore conferma della sua manifesta sensibilità per le tematiche legate all’inquinamento, in linea con gli obiettivi europei stabiliti per il 2030.

La consegna delle chiavi

A Sant’Arcangelo di Romagna è avvenuta la consegna delle chiavi sei sei Iveco Stralis NP 460 alimentati a LNG. Alla cerimonia presenti Angelo Rattini, titolare dell’azienda, Alessandro Oitana, Medium & Heavy Business Line Manager di IVECO nonché Lino Gervasio, e Pietro Martinelli, responsabili commerciali della concessionaria di riferimento. L’azienda, che crede nell’importanza di un servizio di qualità e con Iveco ha sviluppato negli anni una vera e propria partnership, ha acquistato anche due Stralis XP da 480 cv e due Eurocargo, che andranno ad aumentare un parco mezzi sempre aggiornato, dove l’anzianità dei veicoli non supera i due anni.

Lo Stralis NP 460

Lo Stralis NP 460 oggetto della fornitura, è l’indiscusso protagonista del processo di transizione energetica in atto, eletto “Sustainable Truck of the Year 2019 nel corso dell’ultima edizione di Ecomondo, a conferma che il gas è la risposta più efficace all’impatto ambientale del trasporto stradale a lunga percorrenza. Spinto dalla motorizzazione da 460 cv del Cursor 13 i veicoli prevedono un equipaggiamento tecnologico che assicura un Costo Totale d’Esercizio competitivo, prestazioni eccellenti, un’autonomia fino a 1.600 km, e che determina una significativa riduzione sia dei consumi sia dell’azione inquinante – con un 90% in meno di NO 2 , il 99% in meno di PM e, qualora venga impiegato il biometano, il 95% in meno di CO 2 rispetto alle equivalenti versioni diesel.

 

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