Foto: Marco Stella, vicepresidente di Anfia e presidente del Gruppo Componenti

Meno CO2 nei trasporti: Anfia coinvolge gli studenti

Si è conclusa la terza edizione del convegno internazionale “CO2 Reduction for Transportation Systems”, organizzato da Anfia e Sae Torino con un’innovativa formula digitale. Il convegno, patrocinato da Sae International e dal Centro Cars (Center for Automotive Research and Sustainable mobility) del Politecnico di Torino, era rivolto a tutti gli stakeholder della filiera automotive (produttori di veicoli, fornitori di componenti e sistemi), enti pubblici, manager, ingegneri e ricercatori e finalizzato a tracciare lo stato dell’arte delle tecnologie di riduzione della CO2 per i sistemi di trasporto sostenibile, nonché a discutere delle tendenze future, promuovendo il dialogo fra imprese, università e centri di ricerca di diversi Paesi anche attraverso opportunità di networking e di scambio di informazioni. Tra le principali tematiche trattate: una panoramica sull’attuale normativa di riferimento e sui trend futuri;l’incremento dell’efficienza dei sistemi powertrain, l’impiego di carburanti alternativi e le tecnologie di elettrificazione e ibridizzazione; le tecnologie di riduzione della domanda di energia dei veicoli, inclusi: aerodinamica, miglioramento della gestione dell’energia a bordo, gestione termica; resistenza al rotolamento e riduzione degli attriti; tecnologie di alleggerimento pesi. 

Il programma dell’evento, articolato su tre pomeriggi, ha visto la partecipazione di circa 70 qualificati relatori provenienti da prestigiose associazioni, università, centri di ricerca e imprese sia italiani sia stranieri, coinvolti in singoli interventi e tavole rotonde in sessioni parallele, che hanno animato un interessante confronto sui temi tecnici all’ordine del giorno. Complessivamente, i partecipanti sono stati circa 400. Le Plenary session hanno avuto in media circa 200 utenti collegati, mentre le sessioni parallele (tre per ogni giornata) sono state seguite ciascuna mediamente da 100 utenti. Tra i temi che hanno suscitato maggiore interesse, elettrificazione & ibridizzazione e sviluppo di nuovi sistemi powertrain. 

Grazie all’alto profilo e ai vantaggi del format digitale, l’evento ha quindi offerto, a tutte le aziende che vi hanno preso parte, eccellenti opportunità di interazione con un panel di esperti e con un’ampia platea virtuale. Sulla piattaforma online sono stati creati una trentina di topic di discussione. Inoltre, nelle giornate dell’evento, è stato pianificato, in orario mattutino, un calendario di “Talent Talk”, novità dell’edizione 2020, di cui hanno potuto beneficiare le aziende sponsor e gli studenti universitari delle facoltà di ingegneria a livello internazionale, invitati a partecipare da Anfia e Sae Torino.

Un’ottima opportunità, per i giovani aspiranti ingegneri che frequentano un percorso di studi legato al settore automotive, di allineamento con la domanda di specifici profili professionali e, al contempo, una proficua occasione, per le aziende, di presentare la propria vision e mission e le proprie strategie di recruitment. Sono stati coinvolti i principali atenei italiani e stranieri, per un totale di circa 180 studenti iscritti e con una partecipazione media di 70 per ciascuna sessione.

“Gli argomenti discussi durante questa tre giorni sono estremamente attuali e strategici per la filiera da noi rappresentata – ha commentato Marco Stella, vicepresidente di Anfia e presidente del Gruppo Componenti.

Entro il 2020, infatti, il 95% delle immatricolazioni di auto nuove in UE dovrà rispettare il target di 95 g/km di emissioni medie di CO2, con sanzioni molto pesanti per i Costruttori in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo. Nel 2021, questa percentuale raggiungerà il 100%, mentre obiettivi ancora più stringenti sono stati fissati per il 2025 e per il 2030, con una riduzione rispettivamente del 15% e del 30% rispetto ai livelli del 2021. 

Dal 2009, anno di entrata in vigore del primo regolamento europeo sulla riduzione delle emissioni di CO2 delle nuove auto, ad oggi, l’intera filiera automotive europea ha fatto enormi investimenti e compiuto significativi sforzi per raggiungere i target fissati, con risultati importanti. In Italia, ad esempio, l’obiettivo europeo al 2015, di 120 g/km, è stato raggiunto in anticipo dal mercato italiano delle auto nuove, le cui emissioni medie di CO2 erano di 118,1 g/km già nel 2014. Inoltre, nel 2019, le emissioni medie di CO2 delle nuove auto immatricolate sono state di 119 g/km, contro i 136,3 del 2009: una riduzione di 17,3 grammi. 

Allo stato attuale, i veicoli elettrificati costituiscono necessariamente il driver principale per raggiungere i prossimi sfidanti obiettivi, ma rappresentano, e come tali vanno considerati, solo una parte di quell’approccio olistico che deve comprendere anche misure di incentivazione per incoraggiare la domanda di veicoli ad alimentazione alternativa, piani strutturali di sviluppo del sistema infrastrutturale e di rinnovo del parco circolante. Per la regolamentazione sulla riduzione delle emissioni di CO2, così come per altri nuovi standard europei come l’Euro 6 final, obbligatorio per tutte le auto di nuova immatricolazione dal 2021 in poi, e l’Euro VI per i veicoli pesanti, le istituzioni europee dovrebbero riflettere su un possibile sgravio normativo. 

Il periodo di chiusura degli stabilimenti e rallentamento dei ritmi produttivi degli scorsi mesi e l’attuale crisi economica hanno infatti messo le aziende automotive in una situazione molto difficile, frenando sia le attività di ricerca e sviluppo, sia quelle di testing, entrambe essenziali per affrontare i cambiamenti in arrivo nella regolamentazione”.

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