Grégoire Chové, direttore generale di Arval Italia

La flotta diventa un “car-sharing”

di Riccardo Cervelli
Quel modello di mobilità che sta avendo molto successo nelle grandi città, e che si chiama car-sharing (condivisione dell’auto), può risultare appetibile per le flotte aziendali. Ne è convinta Arval, società del Gruppo Bnp Paribas, leader nel noleggio a lungo termine e nella gestione di flotte per grandi, medie e piccole imprese, e organizzazioni dellaPubblica amministrazione.
L’azienda ha così presentato «Arval Car Sharing», che va a completare la gamma di servizi di noleggio del marchio con un’offerta in grado di soddisfare le esigenze di veicoli per utilizzo sia professionale sia privato dei dipendenti, anche per poche ore o alcuni giorni. «“Arval Car Sharing” – spiega Grégoire Chové, direttore generale di Arval Italia – arriva a un anno dell’introduzione del noleggio a medio termine, che ha riscontrato un grande successo sia presso le grandi aziende sia nelle Pmi. Questo nuovo servizio ci permette dirispondere alle esigenze delle imprese e dei privati».
Costi giù fino al 20%
Una caratteristica distintiva di Arval Car Sharing è riuscire a fondere due necessità che oggi sono sentite in molte realtà business: ridurre i costi di gestione della flotta («con il nostro servizio è possibile risparmiare fino al 20%», dichiara Chové) e offrire soluzioni innovative di welfare aziendale ai dipendenti. Il modello del car-sharing permette di rispondere a queste esigenze in quanto consente sia di ridurre i tempi in cui le auto in pool non sono http://www.9010.it/cialis.html utilizzate, ma continuano a pesare sui conti aziendali per effetto del canone di noleggio, sia di estendere la possibilità di fruire di una vettura aziendale a tutti i dipendenti. Inoltre, sempre grazie al car-sharing, per l’impresa e per il lavoratore aumentano le possibilità di scelta e la disponibilità della vettura giusta al momento giusto. «Il dipendente che va in vacanza – chiarisce Chové – può mettere a disposizione la sua auto». Un altro esempio arriva da Tomaso Aguzzi, direttore di Arval Mobility Solutions: «Un dipendente non è più costretto a utilizzare un unico modello di auto aziendale per tutte le sue esigenze professionali o private».
App e call center
Alla base di questo nuovo schema di business non ci sono solo le auto di Arval, ma anche una tecnologia innovativa: una piattaforma software che offre strumenti di gestione ai fleet manager aziendali e una app con cui i dipendenti possono prenotare il veicolo aziendale. E a monte c’è anche il call center dedicato «h24», che supporta dalla prenotazione dei veicoli alla fatturazione, alla gestione operativa in caso di necessità. In offerta lancio, «Arval Car Sharing» è proposto con una tariffa di 5 euro mensili per ogni veicolo, costo che comprende l’installazione di un dispositivo sui veicoli per il loro monitoraggio e il software utilizzato per la loro gestione, più una success fee basata sul reale risparmio del costo totale di mobilità dell’azienda.

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