Incentivi: rifinanziare presto la fascia “91-110”

di Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae

Dopo la fase più buia della crisi da Covid-19, restano fosche le prospettive dell’industria automotive europea nonostante la ripartenza delle attività, come certificato dai dati pubblicati da Acea, che mostrano solo un attenuarsi della tendenza negativa. “Uno spiraglio di speranza viene però per l’Italia dal marginale calo di agosto, risultato degli incentivi approvati con la Legge Rilancio e di quelli contenuti nel Decreto Agosto, con questi ultimi che stanno efficacemente sostenendo il mercato anche nel mese di settembre.

Restano, come già da noi tuttavia segnalato in numerose occasioni, i limiti del pacchetto così come disegnato, con il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli rientranti nella fascia emissiva di CO2 91-110 g/km già esauritosi dopo meno di 2 settimane. Allo stesso tempo, restano a oggi disponibili circa 300 milioni di fondi nelle altre fasce di emissione, parte dei quali probabilmente avanzeranno a fine anno. “Con il doppio obiettivo di sostenere il mercato, e quindi una filiera produttiva che molto contribuisce all’economia e all’erario nazionali, e accelerare il rinnovo di un parco circolante tra i più obsoleti in Europa, Unrae chiede quindi che, in sede di conversione del Decreto Agosto, vengano rimossi i fattori di rigidità che impediscono il travaso di risorse da una fascia emissiva all’altra o di prevedere un fondo unico, per evitare il rischio di rimanere a fine anno con parte dei fondi inutilizzati. E’ urgente che una soluzione venga trovata affinché il plafond della fascia emissiva 91-110 g/km venga assolutamente rifinanziato per il bene del Paese, del settore e dei consumatori.

 

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