Incentivi: e ora i 500 milioni

 

Oltre 3mila prenotazioni, in 2 ore, l’1 agosto, primo giorno di entrata in vigore degli incentivi sull’acquisto di vetture a zero e basse emissioni di anidride carbonica.  A disposizione ci sono – per ora – 50 milioni, frutto dell’emendamento siglato da Gianluca Benamati, vicepresidente della Commissione attività produttive della Camera, e sostenuto a livello governativo da Alessia Morani, sottosegretario allo Sviluppo economico.

Una somma irrisoria se confrontata con le miliardate francesi, tedesche e spagnole, utile però a smuovere il mercato e, la cosa più importante, a far passare il concetto che gli aiuti, per essere efficaci, devono riguardare non solo le motorizzazioni elettrificate, ma anche tutte quelle a benzina e diesel Euro 6 di ultima generazione che soddisfano i requisiti ambientali richiesti. E’ la fascia con emissioni di CO2 da 61 a 110 grammi/km, il 27% del mercato.

Questi fondi, se la corsa agli incentivi continuerà a ritmo sostenuto, sono comunque destinati a esaurirsi presto. Ecco perché è importante che il governo renda disponibili, a breve, i 500 milioni (50 di questi potrebbero riguardare i veicoli commerciali) previsti nello scostamento di bilancio da 25 miliardi e validi sino al 31 dicembre.

L’ok agli aiuti per l’auto ha visto Pd e 5 Stelle incrociare le armi all’interno della stessa maggioranza, in particolare per includere nel provvedimento i veicoli endotermici, notoriamente invisi ai «talebani» grillini tutto elettrico (queste vetture rappresentano sempre la seconda o terza macchina e riguardano i ceti più abbienti) e monopattini. Da qui, per far contento il M5s con la sua ala più dura guidata da Davide Crippa, l’altro sottosegretario allo Sviluppo economico, è stato concordato il rafforzamento dell’incentivo per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni di CO2 da 0 a 60 grammi/km, prevedendo fino a un massimo di 10mila euro con il contributo anche dei venditori.

La filiera italiana punterebbe ora a ottenere un importante risultato in vista della prossima Legge di Bilancio. L’obiettivo riguarda gli aspetti fiscali, ovvero i capitoli bollo, passaggio di proprietà (nel Regno Unito non si paga, in Germania è di 30 euro e da noi varia da 380 a 450 euro), ammortamento e Iva. Tutti interventi che dovrebbero favorire anche lo svecchiamento del parco grazie alla vendita di veicoli usati dotati di motori virtuosi.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *