Incentivi e idee “grilline”

Parlare di possibili incentivi sull’acquisto di automobili, senza specificare né modi né tempi, non fa altre che creare false attese tra i consumatori, danneggiando di fatto il mercato. Sul tappeto ci sono due proposte, entrambe «grilline», che sono in parte convergenti.
Quella del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che punta a stimolare la sostituzione dei veicoli a benzina e diesel Euro 3 (e riteniamo anche con omologazioni precedenti) e l’altra, di Michele Dell’Orco, sottosegretario ai Trasporti, che pensa a bonus per l’acquisto di auto elettriche.
Sensata la proposta di Costa, avventata quella di Dell’Orco. La prima, infatti, va nella direzione del ricambio del parco auto italiano che conta, su complessivi 37,16 milioni di veicoli in circolazione, 7,582 milioni con omologazione ante Euro 3 ai quali bisogna aggiungere i 5,74 milioni certificati Euro 3. Per un totale di 13,32 milioni di vecchie auto, quindi poco sicure e con un forte impatto ambientale. Il ministro dell’Ambiente, in un’intervista al magazine “L’Automobile”, parla anche di elettrico, «alla ricerca di una soluzione ottimale». Prima di tutto, però, c’è lo svecchiamento del parco.
Dell’Orco, invece, nella sua chiacchierata con “Quotidiano Energia”, si limita a parlare di incentivi all’elettrico. «Il nostro auspicio – dice – è di inserire la misura nella Legge di Bilancio, oppure nel 2019».
Caro sottosegretario, perché non dà ascolto alle associazioni della filiera e si fa spiegare bene cosa occorre subito e qual è lo stato dell’arte del mercato?
E dove mette il principio del rispetto della neutralità tecnologica? Si guardi al presente, insomma, e si prepari rapidamente il futuro. Si guardi alle tecnologie già disponibili e si preparino le infrastrutture capaci di garantire il cambiamento. Insomma, si chiacchieri di meno e si presti la dovuta attenzione alla realtà.

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