Il Fiat 500 Club Italia si affaccia su Firenze

di Fabrizio Boschi

È uno dei raduni più attesi dell’anno, che tutti i cinquecentisti aspettano. Quello di Firenze. Anche questa edizione, infatti, è andata sold out in poco tempo. Ben 120 auto iscritte, 204 partecipanti. Il giro è quello classico che da Firenze si sviluppa sulle meravigliose colline del Chianti. Partenza: direzione Impruneta si attraversa il paese e si prosegue sulla 222 direzione Firenze attraversando Grassina e da lì raggiungendo il ristorante alle Cascine del Riccio per il pranzo. L’appuntamento è per domenica 28 aprile e chi volesse ancora partecipare deve chiamare il fiduciario del club per Firenze Antonio Curatolo, che ha messo a punto un’organizzazione impeccabile (antoniocuratolo@500clubitalia.it).

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I raduni

Nel corso dell’anno non mancheranno altri appuntamenti in Toscana (il 1° maggio a Livorno, il 5 maggio ad Asciano, il 19 maggio a Pistoia, il 9 giugno a Cascina, il 30 giugno a Barberino del Mugello, il 28 luglio a Uliveto Terme) e in tutta Italia (e anche all’estero) in cui celebrare la piccola grande auto. Ogni anno sono organizzati centinaia di raduni con gli appassionati di questo autentico mito italiano del quale circolano ancora oltre 450.000 esemplari. I fiduciari locali (oltre 150) sono costantemente impegnati nell’organizzazione di incontri nelle più importanti città italiane (Torino, Firenze, Roma, Genova, Napoli, Bari e Palermo). Un particolare impegno viene posto nell’organizzazione del meeting internazionale di Garlenda, che si svolge il primo weekend di luglio, e che vede la partecipazione di oltre 1.000 equipaggi.

Un mito che non tramonta

Il dato è straordinario, se si considera che sono passati ben quattro decenni da quando gli ultimi “Cinquini” uscirono dalle catene di montaggio: un record figlio dell’affetto per questo mezzo che ha caratterizzato sia il boom economico degli anni ’60 sia il periodo dell’austerity dei ’70.
Nel nostro Paese le 500 rappresentano più dell’1% del parco auto. I Cinquini non si rottamano più, ma anzi sono apprezzatissimi e curatissimi dagli appassionati di mezzi storici (con alcune versioni che hanno ormai raggiunto notevoli quotazioni di mercato) e soprattutto da chi li vive come auto del divertimento, minuscole e simpatiche icone del made in Italy.

I soci

Negli ultimi mesi il club dedicato alla storica auto, che può vantare oltre 21.000 soci, ha preso parte a incontri e manifestazioni anche all’estero come alla “Semaine Italienne de Montreal”, in Canada, dove si è svolta inoltre una conferenza sul Fiat 500 Club Italia presso il Museo Dufresne-Nicheri. Il club riunisce indistintamente persone di ogni ceto sociale, di ogni età (il 25% dei soci ha meno di 30 anni) e di ogni luogo (soci in Australia, Nuova Zelanda, Cuba, Giappone) ha contribuito a unificare l’Italia e ancora oggi è sinonimo di uno stile di vita semplice e schietto, proprio come la 500.

Il club ha saputo unire gli appassionati in una grande comunità che partecipa e dialoga come provano gli oltre 2.200 accessi al giorno al sito e la tiratura della rivista sociale 4PiccoleRuote, bimestrale di 68 pagine a colori, che viene stampata in oltre 160.000 copie all’anno. Fiore all’occhiello è il museo multimediale “Dante Giacosa” e centro di documentazione per l’educazione stradale, inaugurato nel 2007 e visitato da migliaia di persone. Un altro importante traguardo raggiunto è la costituzione di una casa editrice, 500 Club Italia Edizioni, che ha pubblicato tra l’altro il libro “La favola del Cinquino” i cui proventi vengono devoluti all’Unicef, di cui il club è stato nominato nel 2010 testimonial di pace come riconoscimento del grande impegno ultradecennale in campo sociale e umanitario.

La storia

Il Fiat 500 Club Italia, fondato a Garlenda nel 1984, dedicato alla 500 storica progettata da Dante Giacosa nel 1957, è il più grande club di modello al mondo. Dalla fondazione a ora, il club è riuscito a creare un vero fenomeno di costume, supportato dai sani e preziosi valori che la 500 rappresenta. Basti notare tutti i sorrisi che il passaggio della mitica 500 attrae a sé, suscitando ricordi nei più anziani, e simpatia nei più giovani.

Lo spirito è rimasto intatto, ed anzi, è cresciuto in modo esponenziale, dando la possibilità di uscire dai limiti del mondo di appassionati di auto storiche per irrompere in modo costruttivo in tematiche sociali, di costume e di impegno umanitario. Tutto questo ha reso il Fiat 500 Club Italia famoso in tutto il mondo.

 

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