Giugno fa boom, ma l’ottimismo è un’altra cosa

di Franco Fenoglio*

Commentando i dati di mercato di maggio abbiamo sostenuto che anche per giugno sarebbe stata prevedibile un’inversione di tendenza rispetto all’andamento negativo in atto dagli ultimi mesi del 2018. Lo abbiamo detto nella convinzione che alcune scadenze normative, quale l’entrata in vigore – dal 15 giugno – dell’obbligo del cronotachigrafo intelligente sul nuovo immatricolato, avrebbe condotto a un anticipo di ordini”.

Certo, non ci aspettavamo un dato così importante (+34,9% in giugno, con il dato consolidato per il primo semestre 2019 a +0,8%), che la dice lunga su come il mercato sia in realtà guidato più da eventi contingenti che non da piani strutturali di sviluppo, mirati a un rinnovo costante del parco in termini concreti di sostenibilità e sicurezza. Continuiamo, perciò, a considerare anomala questa situazione e a credere che il risultato consolidato annuale per il 2019 sarà comunque negativo, realisticamente intorno al -5% rispetto al 2018.

Non ci sono del resto elementi per essere ottimisti: basti pensare che, a causa di ritardi e ripensamenti vari, ancora non si vede alcun atto normativo che renda disponibili le risorse per il finanziamento degli investimenti relativi all’annualità 2019, mentre il periodo per la presentazione delle domande a valere sui fondi 2018 è terminato lo scorso 15 aprile. Una soluzione di continuità che certo non incoraggia i trasportatori che avessero intenzione di investire in nuovi veicoli.

*Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *