Emissioni? Per Psa è già domani

di Gabriele Villa

“Siamo avanti” è lo slogan che risuona come eco negli stabilimenti del gruppo Psa. Il tema, anzi il problema, è ovviamente quelle delle emissioni che vanno sempre meno “emesse”. Ora, mentre Groupe Psa ha deciso di accelerare la transizione verso i veicoli elettrificati (ibridi ed elettrici) con l’obiettivo di sviluppare un’offerta elettrificata per il 100% delle sue gamme entro il 2025, prosegue serrato il suo impegno verso una sempre più drastica riduzione delle emissioni.

Il gruppo francese sta aggiornando velocemente la propria gamma motori alla norma Euro 6.2 che si modula in varie fasi a partire da 1 settembre 2018 per le nuove immatricolazioni, per completarsi a partire da 1 gennaio 2020 per le omologazioni di nuovi veicoli. L’aspetto più importante della norma 6.2 è l’introduzione di nuovo ben preciso e standardizzato ciclo di prova e misurazione di consumi ed emissioni di CO2 (ciclo Wlttp, Worldwide Light vehicule Test Procedure).

All’interno delle norme Euro 6.2, vi è l’introduzione delle prove Real Driving Emission (Rde) per una valutazione, in condizioni reali, delle performances relative alle emissioni inquinanti, misurate in laboratorio secondo specifici e sempre più stringenti coefficienti di conformità. L’impegno di Groupe Psa è quello di essere già, oggi, in grado di rispondere al coefficiente di conformità che diverrà obbligatorio, per le nuove omologazioni a partire dal 2020.

Il Gpf questo conosciuto

Sempre in quest’ambito di anticipazione normativa e con lo scopo di migliorare le performance riducendo le emissioni, Groupe Psa ha sviluppato un filtro antiparticolato o Gpf (Gasoline Particule Filter) per trattare le emissioni delle motorizzazioni benzina a iniezione diretta, con un’efficacia superiore al 75%.

Dall’inizio del 2018 il Gpf viene progressivamente applicato a tutti i motori benzina a iniezione diretta, ovvero sui 3 cilindri turbo e sui 4 cilindri della serie PureTech, proprio con l’obiettivo di ottimizzare prestazioni e rendimento, riducendo ulteriormente i consumi e quindi le emissioni allo scarico.
Grazie a questa politica  i suoi tre marchi (Citroën, Ds Automobiles, Peugeot) si collocano all’avanguardia nell’attuazione delle future norme europee in materia di emissioni. Il 95% della gamma Citroën è già ordinabile con propulsori Euro 6.2. Per quanto riguarda, poi, Ds Automobiles, sono a norma Euro 6.2 l’intera proposta Ds 3 e Ds 7 Crossback. Infine, per Peugeot l’intera gamma è ordinabile in Euro 6.2.

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