Dalla stretta sull’auto aziendale pesanti ricadute

di Gianfranco Martorelli*

Esprimo una fortissima preoccupazione per una misura che rischia di penalizzare fortemente un settore come quello dell’automotive, che invece avrebbe bisogno di un valido sostegno. La stretta sull’aziendale prevista nella Legge di bilancio non tiene conto delle violente ripercussioni per le aziende italiane, dato che la vettura aziendale è oggi il principale strumento di incentivazione manageriale. Inoltre, la vettura aziendale a uso promiscuo per molte figure professionali, viene utilizzata principalmente per l’attività lavorativa e solo in parte per il  privato, non giustificando così  una tassazione al 100% del fringe benefit.

Nella situazione economica attuale, le aziende non potranno farsi carico di ulteriori costi per limitare l’impatto economico sui propri dipendenti. Si rischia un effetto domino causato dall’eccessiva tassazione che determinerà la restituzione delle vettura aziendale, con una  richiesta di una compensazione economica che potrà avere conseguenze anche per l’economia nazionale. Abbiamo già raccolto decine di richieste di restituzione della vettura aziendale da parte dei dipendenti nel caso in cui la norma andasse in porto.

*Presidente di Top Thousand

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