Da Patuanelli sia il tavolo dell’automotive, non una tavolata

Il 25 settembre l’annuncio della volontà di convocare il tavolo (l’ennesimo) sull’automotive; la sera del 7 ottobre la conferma che il ministro dello Sviluppo economico, il pentastellato Stefano Patuanelli, il 18 ottobre alle ore 16 radunerà gli addetti ai lavori «per avviare un confronto a 360 gradi su un settore strategico (quante volte lo abbiamo sentito dire… ndr) per il nostro Paese». Il tavolo, prosegue la nota del ministero, «sarà il luogo dove associazioni e sindacati potranno individuare i migliori strumenti per rilanciare il settore dell’automotive anche attraverso le opportunità messe a disposizione dalla mobilità ecosostenibile».

Il timore, se non la certezza, è che Patuanelli imiti il suo capo M5S e predecessore, Luigi Di Maio, ex vicepremier ed ex pluri ministro (Sviluppo economico e Lavoro), ora al vertice della Farnesina, e riunisca tante più sigle e sottosigle possibili, tra le associazioni di categoria (che sarebbe più utile ascoltare separatamente visto che Anfia, Unrae e Federauto hanno più di tutti il polso della situazione), i sindacati, l’elettrico, i consumatori, gli immancabili ambientalisti, le società che rappresentano i carburanti tradizionali e quelli alternativi, eccetera. Scontato il risultato: tutti che cercano di portare acqua al proprio mulino.

«Serve un vero tavolo e non una tavolata», reclamano le associazioni di categoria. Che dirà Patuanelli? Ha già in serbo qualche sorpresa? Le premesse arrivate da questo governo sembrano comunque essere sempre dettate da ideologia e demagogia: basta diesel per partito preso, ti diamo i soldi per rottamare la vecchia macchina purché non ne compri un’altra, vai in elettrico oppure prendi il tram. Tutto facile (per loro). Perché non attingere dalle dichiarazioni del presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, che con grande chiarezza ha estrapolato le priorità del settore (produttività, formazione e ricerca, sostenibilità) chiedendo di affrontarle in concreto? Senza dimenticare l’urgenza di svecchiare il parco circolante a beneficio di ambiente, sicurezza e…fisco.

 

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