AUTO21: quante elettriche “pure” in Italia nel 2019?

Più che un sondaggio, quella di AUTO21 è stata  una breve esplorazione degli umori attualmente attorno a un mercato come quello elettrico elettrico italiano. Un mercato che tutti tendono a interpretare come particolarmente esposto ad un ventaglio di incertezze che vanno dall’andamento complessivo dell’economia alla certezza normativa

Pierluigi Bonora, direttore di Fuorigiri e creatore dell’attivissimo #FORUMAutomotive , non ci ha girato previsioni di vendita di auto elettriche 2019, ma ha voluto condividere alcune considerazioni: “Ritengo che grazie agli ecobonus abbiamo vendute più auto standard ed ibride, anche se in in misura non eclatante.  I prezzi restano sempre ampliati e rimangono l’incertezza sulle infrastrutture di ricarica a disposizione. Le vendite riguarderanno, comunque, soprattutto le metropoli. Non intravedo un boom “.

Nemmeno il più ottimista degli interpellati,  il direttore di “InfoMotori”, Carlo Valente,  ha ritenuto di potersi assimilare dall’aggiungere un avvertimento alla sua previsione, rispondendo ad aspettarsi ” 20.000 immatricolazioni  vetture elettriche, se gli incentivi confermati con decreti attuativi stabiliti! ”

Camillo Piazza, il coordinatore di “e_mob”, la Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica,  ha tenuto a sottolineare che se il 2019 potrebbe chiudersi con 13.000-15.000 immatricolazioni di auto elettriche grazie ai contributi che favoriranno l’acquisto di circa 10.000 unità, abbiamo ritenere Secondo un momento di svolta: “L’aspetto rilevante non è quello numerico, ma di immagine. Per la prima volta gli incentivi vengono concessi soltanto ai modelli a batterie , escludendo le auto a Gpl e metano, fornendo un’indicazione chiara su quella che è nel concreto la mobilità sostenibile o verde “.

Una delle previsioni che AUTO21 ha partecipato con più curiosità a quella di  Gian Primo Quagliano, che ha espresso prima delle previsioni del Centro Studi Promotore,  sul momento attuale: “Prevediamo che il mercato sarà in calo sia per  i disincentivi introdotti dal Governo  (cioè per l ‘aumento delle tasse sulle immatricolazioni dell’auto con oltre 160 g di CO2 al km) sia perché  il Paese sta entrando in recessione e il mercato dell’auto ne risentirà . Questo calo non può essere certo compensato dagli incentivi sulle soluzioni ecologiche perché  lo stanziamento previsto per il 2019 è veramente modesto  (60 milioni di euro) ed anche perché vengono di fatto esclusi le soluzioni a metano ea Gpl ”.

I venti contrari soffiano Che da Più direzioni però solista in parte finiranno Secondo Quagliano per Toccare le Prospettive della “nicchia-BEV”: “Ritengo Che  le Immatricolazioni di auto Elettriche pura aumenteranno SIA Perché le Case automobilistiche Sono Fortemente impegnate sull’auto elettrica e nell ‘anno saranno disponibili novità interessanti. Un modesto contributo alla crescita verrà poi anche dai bonus stanziati dal Governo con la Finanziaria del 2019. Su queste basi la nostra previsione è di  14.000 auto elettriche pure immatricolate nel 2019 “.

Stefano Panzeri, che testimonia tra le qualifiche “AlVolante2 e” InSella “  si occupa quotidianamente di mobilità sostenibile,  da parte sua sottolinea un aspetto importante per il futuro immediato del mercato già visto all’opera in altri settori, quali l’industria abitativa ( prima dell’entrata in vigore della detrazione fiscale del 41% per le ristrutturazioni).

“I primi due mesi saranno di stagnazione in attesa dell’avvio degli incentivi”, ritiene Panzeri. Ma a fine anno credo che si richiede almeno un raddoppio delle immatricolazioni rispetto al 2018, quindi intorno alle 10.000 consegne ”.

All’effetto bacchetta magica degli incentivi proprio nessun sembra credere. Roberto Sposini, ex direttore di “Gente Motori” da tempo attivo con LifeGate,  alla domanda su quante auto elettriche si venderà esattamente che “la risposta giusta sarebbe ‘mai abbastanza’. I tanto sospirati incentivi, per come sono stati pensati, non sortiranno effetti miracolosi. E il mercato auto complessivo per il 2019 non mi sembra promettente, anzi. A zzarderei un + 40% ”.

La storica firma del quotidiano  “Il Mattino”  e da tempo pilastro delle pagine motori dei testati del gruppo Caltagirone,  Sergio Troise,  sembra essere tra chi meno si aspetta ricaduta degli incentivi sui totali delle vendite delle auto elettriche pure, attribuendo vantaggi miglioramenti dei numeri 2019 più a politiche di marca che all’effetto dei sussidi: “In pratica,  prevedo una crescita del 5% circa . Tuttavia è importante osservare che l’incremento potrebbe verificarsi superiore, ove mai venga anticipato a metà 2019, come pare, l’esclusione dei motori termici dalla gamma Smart “.

 

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