Auto e governo: abbassare la guardia è molto rischioso

Comprendo la volontà di mantenere rapporti buoni con il governo, ma ciò, a mio parere, non deve portare al risultato, nei confronti dell’esecutivo, che alla fine le briciole riservate al settore nella Legge di bilancio abbiano soddisfatto tutte le aspettative.

Il parco auto italiano, infatti, è rimasto allo stato dell’arte – per lo più vecchio, sporco e pericoloso – la spinta sull’elettrico rappresenta sempre un’incognita, il ripensamento sulle auto aziendali è sì un quasi successo del settore, ma non deve illudere. Quindi, più che ringraziare e cantare vittoria, è necessario tenere alta la guardia. Il minimo cedimento non fa che rafforzare le tante posizioni “contro” di chi fa parte di questa “maggioranza”.

Riconosciuta l’importanza di unire le forze

Personalmente, mi fa piacere sentire dal presidente di Unrae, Michele Crisci, che sull’onda della nascita del nuovo gruppo Fca-Psa, si avverte il bisogno “di un’associazione unica che difenda non solo gli interessi del settore, ma anche quelli del cittadino automobilista”. “È un sogno – afferma Crisci in in un’intervista all’agenzia Adn-Kronos – sul quale potrei lavorare”.

Ebbene, non per vantarmi, ma sono anni che #FORUMAutoMotive, ora, e gli altri momenti di confronto che ho organizzato in passato, porta avanti proprio questo punto fermo: l’esigenza che la filiera costituisca un fronte unico allo scopo di dare più peso al settore e al valore che ha per il Sistema Paese.

Il fatto che ora il presidente di Unrae ne parli apertamente, rappresenta per #FORUMAutoMotive una grande soddisfazione. Da tempo, infatti, questo evento riunisce tutte le sigle della filiera allo scopo di arrivare a una proposta comune e condivisa. E, soprattutto, di favorire uno scambio di opinioni costruttivo.

Dunque, al di là dell’atteggiamento ondivago verso il governo, il nuovo anno si apre con questa notizia che fa ben sperare.

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