A Milano meno posti auto e (una vergogna) più salati

Le nuove tariffe sui parcheggi entro le strisce blu decise dalla giunta di Milano, guidata da Beppe Sala, sono una vergogna. Il provvedimento è figlio della demagogia che contraddistingue la politica sulla mobilità orchestrata da amministrazioni miopi come quella attuale (e la precedente capeggiata da Giuliano Pisapia, per rimanere nella metropoli), schiave dell’ideologia, che sguazzano nel fare cassa con gli automobilisti con la scusa di “ripulire” la città dalle automobili. “Caro” Sala, i veicoli a motore, di cui anche lei sicuramente fa uso senza alcun problema di sosta e quant’altro (e ci mancherebbe…), non servono solo a creare traffico, ma anche per portare le persone, le stesse che hanno investito (su vostro consiglio) su un veicolo “green”, cioè a metano o Gpl, ingiustamente penalizzati visto che il loro ingresso in Area C è ora a pagamento. Tagliare i posti auto nelle zone centrali è un errore grave e innalzare le tariffe una grande scorrettezza, per non dire di peggio. Il problema, infatti, viene spostato nelle zone del circondario, intasandole. Le periferie sono di serie B rispetto al vostro concetto di centro radical-chic?

Si pensi a un vero piano razionale

Al posto di punire in continuazione e far cassa, si pensi a un piano sulla mobilità equilibrato e capace di soddisfare le esigenze di tutti gli utenti della strada. Si realizzino, cioè, più parcheggi esterni in prossimità delle linee metropolitane, ma illuminati e sorvegliati. Basta con i tavoli inutili che vanno avanti da anni sulla mobilità a zero emissioni. E al posto delle chiacchiere si faccia di Milano un esempio virtuoso e concreto nella mobilità elettrica, di cui si continua a parlare con scarsissimi risultati tangibili. È facile caricare di nuove spese gli utenti della strada per scoraggiarli a entrare in centro, seppur dotati di veicoli con motori a basse se non bassissime emissioni. È come inventarsi, come accade, di aumentare le tasse su benzina e sigarette per ripianare i conti dello Stato. Non occorre essere un professore della Bocconi per studiare azioni del genere.

La beffa delle macchinette

Di certo i commercianti del centro, come auspico, alla fine presenteranno il conto, visto che a posteggiare tre ore, magari per un giro di shopping, occorrono 10,50 euro, oltre all’eventuale ticket per l’Area C (5 euro). A proposito, chi ne é responsabile faccia in modo che le macchinette che erogano i ticket per i parcheggi non mangino i soldi (e, nel caso, che siano restituiti, anche se pochi euro, per principio; io, per esempio, nonostante varie chiamate e mail richieste dal calo center preposto, aspetto ancora, ormai da qualche anno, un rimborso) o che funzionino, evitando ai malcapitati, come è successo di recente, di beccarsi una multa mentre si è alla ricerca di una macchinetta funzionante o di un “gratta e parcheggia”. Fatela finita con questi soliti provvedimenti “mangiasoldi” ai danni del prossimo. Basta succhiare tanto e dare poco o nulla.

 

3 Comments

  1. Wdsadsapa says:

    Danneggiano i negozi per favorire l’ecommerce

  2. Luca63 says:

    Lo hanno votato sala ?Chi e’ causa del suo mal pianga se stesso.
    Idem qui a Livorno coi 5s.Sinistra e grilloini,stessa faccia stessa razza.

  3. Pupis says:

    E chi li ha votati questi signori??? Magari anche Lei se vive a Milano sig. Bonora. Vedremo tra 5 anni se i milanesi avranno cambiato opinione ma visto come è andata lo scorso anno penso che non cambierà nulla…..

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