Ue, partita la stretta sulle emissioni

 

Nel mese di luglio, con la pubblicazione da parte della Ue del 3° pacchetto RDE (Real Driving Emissions), è stata completata la nuova procedura di prova per la verifica delle emissioni dei veicoli in condizioni di guida reale (RDE – Real Driving Emissions).

Le novità

La nuova procedura di prova prevede la verifica delle emissioni di NOx (ossidi di azoto) e PN (numero di particelle del particolato, in questo caso per i soli motori diesel e benzina a iniezione diretta) attraverso un equipaggiamento installato a bordo del veicolo (PEMS – Portable Emissions Measurement System) in un percorso di guida reale che prevede circa 1/3 di percorso urbano con velocità fino a 60 km/h, 1/3 extraurbano con velocità compresa tra 60 e 90 km/h e 1/3 autostradale con velocità in un intervallo tra 90 km/h e almeno 110 km/h, in ogni caso non superiore a 145 km/h. La durata della prova deve essere compresa tra i 90 e i 120 minuti.

Obiettivi

L’obiettivo delle istituzioni europee è quello di assicurare che i limiti di emissione previsti nel ciclo di omologazione, con le opportune tolleranze dovute alla strumentazione, siano rispettati anche nella guida reale dei veicoli. Questa tolleranza rispetto ai limiti di omologazione viene espressa attraverso dei “fattori di conformità: CF”.

I valori da rispettare

Il valore da non superare nella prova RDE = CF x Limite nel ciclo di omologazione. Per quanto riguarda le emissioni di NOx, questo obiettivo sarà raggiunto in due fasi. La prima fase per le vetture e i Veicoli Commerciali Leggeri classe I, è partita il 1° settembre 2017 per i nuovi modelli (nuove omologazioni) e dal 1° settembre 2019 riguarderà le nuove immatricolazioni e prevede un CF di 2,1. Mentre la seconda fase partirà dal 1° gennaio 2020 per i nuovi modelli e dal 1° gennaio 2021 per le nuove immatricolazioni e prevede un CF di 1,5 (tale fattore sarà rivisto in funzione del miglioramento della tolleranza della strumentazione). Per i VCL classe II (Es. Doblò) e III (Es. Ducato), le date sono spostate di un anno. Mentre per quanto riguarda il PN si raggiunge già nella prima fase il CF = 1,5 e le nuove immatricolazioni sono anticipate di un anno rispetto alle date precedenti (per le autovetture e i VCL classe I dal 1° settembre 2017 per i nuovi modelli e dal 1° settembre 2018 per le nuove immatricolazioni; per i VCL classe II e III un anno dopo).

Omologazioni

Dal 1° settembre 2017 per i nuovi modelli e al 1° settembre 2018 per le nuove immatricolazioni viene avviato anche il nuovo ciclo omologativo WLTP (mirato ad una maggior coerenza con le condizioni reali di guida sia sotto il profilo dei consumi che delle emissioni) per la verifica dei veicoli in fase di omologazione che, essendo più severo, richiederà nuovi interventi tecnologici, in particolare nei motori diesel per i quali diviene  obbligatoria l’adozione della tecnologia SCR.

Il parere di Acea

L’associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) accoglie con favore i due nuovi test per misurare le emissioni di automobili e furgoni. Il nuovo test di laboratorio, denominato WLTP – si legge in una nota – introdurrà condizioni di prova molto più realistiche per misurare le emissioni inquinanti e di CO2 rispetto al precedente test di laboratorio obsoleto (NEDC). Fornirà quindi una base più precisa per misurare il consumo di carburante e le emissioni di un veicolo. “I diesel Euro 6 – spiega il segretario generale Erik Jonnaert – offriranno emissioni inquinanti molto basse non solo in laboratorio, ma anche in viaggio. Riteniamo che l’introduzione di questa ultima generazione di veicoli diesel, sostenuta da piani di rinnovo della flotta, svolgerà un ruolo importante per aiutare le città a raggiungere la conformità agli obiettivi di qualità dell’aria dell’Ue”. Acea, inoltre, accoglie con favore il fatto che con RDE esiste ora un test comune a livello comunitario per misurare le emissioni in autoveicoli delle autovetture. Ciò dovrebbe aiutare a prevenire la confusione causata dall’utilizzo di una moltitudine di test differenti, ognuno con metodi e risultati diversi e incomparabili – come quelli recentemente proposti da alcuni governi locali, città e altre parti interessate.

 

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