Mattarella a gamba tesa sul Codice: Baldelli spiega perché questa riforma fa solo danni

Sergio Mattarella batte un colpo. Il capo dello Stato ha invitato il governo a vigilare affinché nel corso dell’esame parlamentare dei decreti legge non vengano inserite norme palesemente eterogenee rispetto all’oggetto e alle finalità dei provvedimenti d’urgenza. Il riferimento è al Decreto Semplificazioni. Il presidente della Repubblica fa in particolare rilevare: «… diverse disposizioni, tra cui segnatamente quelle contenute all’articolo 49, recante la modifica di quindici articoli del Codice della strada, non risultano riconducibili alle predette finalità e non attengono a materia originariamente disciplinata dal provvedimento».

Il blitz recente del governo sul Codice della strada aveva infatti inserito una serie di norme ritenute improprie e anche pericolose, in particolare la possibilità che anche i netturbini elevino sanzioni e la circolazione contromano delle biciclette. Simone Baldelli, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera, spiega a Pierluigi Bonora i motivi per cui questa improvvisa riforma del Codice – se applicata – farebbe solo danni.

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