Aste Bolaffi: battuta la Panda di Gianni Agnelli

Aste Bolaffi annuncia con orgoglio il record mondiale in asta per una Panda 4X4 di Gianni Agnelli durante Auto classiche a Torino. Dopo una battaglia tra offerte online e al telefono, la Panda 4×4 Trekking del 1993 color argento metallizzato, con i doppi profili blu e neri tipici delle vetture di casa Agnelli e il nome dell’Avvocato a libretto come primo intestatario, è stata aggiudicata oltre le stime a 37.000 euro inclusi diritti (lotto 75). Il top lot dell’asta è risultata la Porsche 911 Speedster Turbolook (lotto 97), venduta a 190.000 euro.

Aste Bolaffi: gli esemplari battuti

Nell’affollata sala d’aste del Garage Bolaffi i collezionisti si sono dati battaglia per conquistare i lotti più prestigiosi o interessanti e particolari. Come la Porsche 993 Turbo del 1996 (lotto 89), aggiudicata a 126.000 euro. E la Fiat 500 “Capri”, rivisitazione della Carrozzeria Castagna della storica Spiaggina (lotto 83) acquistata a 30.000 euro. Il prezzo più alto mai pagato in asta per una 500 non Abarth.
Da segnalare inoltre il risultato della Talbot Sunbeam Lotus 2.20 del 1980, vero “tesoro” riscoperto in un garage dopo anni di abbandono: la vettura barn find, venduta senza riserva a 11.500 euro (lotto 88), è un’icona per gli appassionati di Rally e si presta perfettamente ad essere restaurata o preparata per rally storici.
Ma la Soprintendenza del Piemonte ha frenato l’entusiasmo e l’adrenalina della competizione con un procedimento di dichiarazione di interesse culturale sulla nutrita selezione di disegni di stile, bozzetti e schizzi.

Querelle con la Soprintendenza del Piemonte

“Si tratta dell’ennesimo sopruso da parte della Soprintendenza – commenta Filippo Bolaffi, amministratore delegato Aste Bolaffi – che ha notificato lotti incongruenti tra loro, con interessante valore collezionistico per l’appassionato e frutto di anni di raccolta, ma non di certo provenienti da archivi.
In questo modo si tarpano le ali a chi, con passione e fatica, si dedica negli anni a comporre la propria raccolta. Ritengo sia violazione della proprietà privata e sicuramente avvieremo tutte le procedure del caso”.

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