L’ultimatum a Conte di Unrae e altre associazioni

 
“Occorre con urgenza che la presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso il premier Giuseppe Conte, si faccia carico seriamente dei problemi del settore automotive. E convochi, a questo punto, un tavolo di coordinamento a Palazzo Chigi”. E’ quanto chiedono a gran voce al governo, quasi un ultimatum al premier, Unrae e altre associazioni di categoria.

In una lettera inviata al premier, viene sottolineata la necessità di abolire le norme sui benefit ai veicoli aziendali e di indire un vero coordinamento tra i ministeri in relazione alle politiche che riguardano il comparto automotive.
 
Di fatto – aggiungiamo noi – Unrae & C. sembrano voler indurre il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a mettere il piede sull’acceleratore ai Tavoli “a tema” sui problemi che le associazioni hanno già portato all’attenzione. Patuanelli, in pratica, deve darsi una mossa e, di concerto con Conte,  attuare una strategia più basata sul concreto e molto meno su parole e promesse, coinvolgendo fattivamente i dicasteri interessati. Di questo passo, il rischio è che ancora per mesi si continuerà a parlare di problemi e non di soluzioni. E nel caso arrivasse un nuovo governo, come è già accaduto, tutto ripartirebbe da capo.
 
La patata bollente, dunque, è ora nelle mani di Palazzo Chigi. Al settore non basta la revisione dal 100% al 60% della tassazione sulle auto aziendali. E nemmeno che Matteo Renzi, con i suoi tweet, prometta di voler costringere l’esecutivo (di cui fa parte) ad abolire il provvedimento penalizzante. Il governo che si proclama essere il più amico di Bruxelles parifichi il trattamento fiscale italiano sulle auto aziendali a quello del resto dell’Ue.

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