Firenze da competizione: plotone di Ermini

Fino al 26 settembre il CAMET (Club Auto Moto d’Epoca Toscano), il CMEF (Club Moto d’Epoca Fiorentino) e la Commissione Cultura dell’ASI organizzano nel capoluogo toscano la mostra Firenze da competizione, dedicata alle auto e moto da corsa internamente prodotte. L’esposizione è allestita nel Corridoio delle Carrozze del prestigioso Palazzo Medici Riccardi.

Firenze da competizione: luce sulle creazioni di Pasquale Ermini

Il suo fulcro è rappresentato da una straordinaria tematica sulle creazioni del costruttore fiorentino Pasquale Ermini (1905-1958). È riunita, infatti, la quasi totalità delle auto attualmente presenti in Italia prodotte dalla Ermini: la Fiat Ermini Siluro 1100 e la Stanguellini Fiat Ermini 1100 del 1949; la Fiat Ermini Siluro 1100 del 1950; la Tinarelli 1100 Sport e la Sport Internazionale 1100 del 1951; la Sport Internazionale 1100 e la Cisitalia Ermini 1100 Sport del 1952; la Moretti 1100 Sport e la 357 Sport 1500 del 1955; e, infine, la Seiottosei del 2014.

Pasquale Ermini, detto “Pasquino”, è stato uno dei principali protagonisti italiani sulla scena delle competizioni automobilistiche degli anni ’40 e ’50, grazie al suo impegno nel settore delle cosiddette vetture Sport. In mostra anche le memorabilia, le foto, i documenti e i progetti originali della Ermini raccolti e archiviati in anni di appassionate ricerche dall’attuale possessore del Marchio, Eugenio Ercoli.

Capisaldi della tradizione

La storia del motorismo in Firenze e in Toscana affonda le radici molto lontano nel tempo e, oltre alle auto Ermini, nell’ambito della mostra sono esposti i capisaldi di questa tradizione: partendo dall’Automobile di Leonardo del 1478 (modello di proprietà di Banca Cambiano 1884, fatto realizzare nel 2004 sulla base del progetto originale), poi il primo motore a scoppio brevettato nel 1854 dai toscani Barsanti e Matteucci (riprodotto per iniziativa della Fondazione Osservatorio Ximeniano) e la Florentia 10 HP del 1903 (messa a disposizione dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino) in rappresentanza della Fabbrica Toscana Automobili attiva tra il 1901 e il 1910.

Per chiudere in gran bellezza, grazie al contributo del CMEF, è presente anche una dozzina di motociclette: dalle Motopiana degli anni ’20, alle Bartali e Beta degli anni ’50, le Ancillotti da cross degli anni ’70, due prototipi dei fratelli Giuliano e Roberto Segoni e altrettante “elaborate” di Giancarlo Gori.La mostra ha ingresso libero con orario continuato dalle 10 alle 18.30.

 

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