Perché l’auto elettrica è il veicolo più inquinante

Perché l’auto elettrica è il veicolo più inquinante

di Romeo Besgibassi

Da un bel po’ di tempo si parla di inquinamento atmosferico e si attribuisce agli autoveicoli una responsabilità prevalente. Quale rimedio, da anni, ci sentiamo proporre “l’auto elettrica”. Ebbene, l’autoveicolo più inquinante è proprio l’auto elettrica. E’ il caso di ricordare che l’energia che la batteria fornisce al motore elettrico e questi alle ruote dell’auto proviene da qualche parte. Mi spiego meglio con un esempio: il sig. Rossi si sposta da Milano a Roma (640 km) con una automobile a gasolio o a metano la cui potenza è di 70 kW a una velocità media di 80 km/h. Per mantenere questa velocità impegna una parte della potenza disponibile, ovvero, 50 kW; il tempo di percorrenza è di 8 ore (640/80). L’energia richiesta è di 400 kWh (50×8) alle ruote; in termini di combustibile consumato, attribuendo al sistema autovettura un rendimento del 38%, l’energia è di kWh 1052.

Se il sig. Rossi, con un’auto elettrica, vuole effettuare lo stesso percorso alla stessa velocità deve prevedere di consumare ugualmente 400 kWh. Per fornire alle ruote di questa autovettura 400 kWh dobbiamo prendere in esame tutti quegli organi che intervengono sino a risalire alla centrale elettrica (a gasolio o a metano). E’ il caso di precisare che qualsiasi organo intervenga è soggetto a un “rendimento”; tale valore è dato dal rapporto fra l’energia che “esce” e l’energia che “entra” per 100. E’ noto che nessun organo è in grado di fornire un rendimento pari al 100%, ovvero, parte dell’energia che “entra” va dispersa per varie ragioni.

Elenco dei passaggi e relativi rendimenti

Motore elettrico che aziona le ruote, rendimento: 95%; batteria, rendimento: 80%; rete di distribuzione energia elettrica bassa tensione, rendimento: 99%; trasformatore bassa/media tensione, rendimento: 95%; rete di distribuzione energia elettrica media tensione, rendimento: 99%; trasformatore media/alta tensione, rendimento: 95%; rete di distribuzione energia elettrica alta tensione, rendimento: 99%; trasformatore alta/media tensione, rendimento: 95%; alternatore, rendimento: 95%; turbina, rendimento: 60%; caldaia, rendimento: 60%

Come noto il rendimento del sistema è dato dal prodotto di ogni singolo valore. Nel caso nostro il rendimento globale è del 21,62%. In altre parole, la centrale elettrica utilizza 1.850 kWh in gasolio o in metano per farne arrivare 400 alla auto elettrica presa in esame e immette in atmosfera gas di combustione in una quantità pari a 1,75 volte superiore a quella emessa dall’auto con motore tradizionale.

Andrebbe considerato il recupero di energia che l’auto elettrica consente di realizzare in fase di rallentamento e frenata. Se stimiamo tale valore in un minor consumo del 10%, i 400 kWh scendono a 360 e i 1.850 kWh si riducono a 1.665 kWh; il rapporto scende a 1,58 volte. Il problema rimane.

Mi stupisce che un calcolo tutto sommato elementare e una conclusione così stucchevole non siano mai state prese in considerazione e fatte oggetto di un approfondimento né dalla stampa né dalle televisioni. Andrebbe considerato anche il fatto che la potenza totale delle attuali centrali installate in Italia è ben definita e, in certi periodi dell’anno, la impegniamo per la totalità; per le automobili elettriche dovremmo costruire decine di nuove centrali.  

 

7 Comments

  1. australopithecus says:

    Interessante articolo dal taglio ingegneristico che fa chiarezza sui presunti vantaggi dell’auto elettrica. Si puo’ anzi aggiungere che l’auto elettrica, essendo circa 50% piu’ pesante dell’auto termica, comporta un consumo di energia ben superiore per muoversi. Anche la stima del rendimento della rete di distribuzione di energia elettrica (99%) mi sembra ottimistica.
    Come correttamente affermato, una maggiore diffusione della mobilita’ elettrica si potra’ avere solo dopo aver potenziato adeguatamente la produzione di energia elettrica (qualcuno ha calcolato che sarebbe necessario l’intero parco elettronucleare francese, se volessimo convertirci tutti all’auto elettrica) e ridisegnare da zero la infrastruttura di distribuzione. In pratica sarebbero necessari 20 anni di massicci investimenti in questa direzione.

  2. Umberto dM says:

    È veramente una palla. Il presupposto dell’auto elettriche è che la sua energia viene da fonti rinnovabili o, nel caso di veicolo ibrido ( necessario in un periodo transitorio), da idrogeno proveniente da dissociazione elettrolitica sempre assistita da fonti rinnovabili. Molti non sanno che queste trasformazioni sono già in atto ( RES4MED) e le reti di trasmissione europee. Paesi come la Danimarca,la Finlandia, l’Olanda… sono già molto avanti sulla eliminazione delle centrali tradizionali. Ciuccio è chi fa circolare simili fake news

  3. Pietro M. says:

    Piccolo dettaglio: se alle nostre centrali a gas e a carbone sostituiamo delle centrali nucleari, le emissioni si azzerano.
    Se invece le sostituiamo con energie rinnovabili, il sistema collassa.

    Voi del settore automotive dovreste essere i primi a fare pressione sulla politica affinche’ l’Italia possa riprendere il suo percorso sul nucleare.

    Auto elettrica + Fossili –> Costi alti e inquinamento
    Auto elettrica + Alternative –> Costi alti e fallimento
    Auto elettrica + Nucleare –> Costi bassi e risorgimento!

  4. Gigi says:

    Non sono certo un esperto, anzi …
    Ma i calcoli dell’estrazione, raffinazione, trasporto e via discorrendo non si calcolano?
    L’inquinamento, costi alla salute al territorio?
    Ma perché non si pone una legge per incrementare i pannelli sui tetti o dove si vuole per avere energia quasi gratis?
    Il problema; diventeremo indipendenti e dovranno inventare nuove leggi per tassarci. Mi fermo qui, non si é mai abbiettivi fino in fondo, ed é difficile pensare con libera indipendenza e senza condizionamenti. Iniziamo almeno con auto elettriche in città poi per le lunghe distanze si arriverà, solo se veramente lo desideriamo non succubi di uno strumento comunicativo gestito è condizionato da interessi superiori. Goethe diceva: Gli schiavi migliori sono quelli che pensano e sono sicuri di essere liberi. Buon futuro responsabile a tutti Gigi

  5. michelin alpin says:

    Quando si sarà attenuata la sbornia verde, modaiola, senza basi concrete definitive , escluso il guadagno dei costruttori di auto, vedi quelli di Wolfsburg, che si devono rifare (insieme agli altri compagni di merende automotive) una verginità ecologica di immagine ma, soprattutto, economica, perchè ormai, pur essendo disponibil le tecnologie rispettose dell’ambiente per i diesel (e non solo) l’industria ci impone l’auto elettrica, lozione miracolosa con tanta vasellina “ibrida”, la gente si accorgerà che bidone si è presa . Le infrastrutture costano e la loro costruzione inquina e non ne vedo un boom nei prossimi 20 anni, viste le depressioni economiche che pervadono il mondo.
    Intanto si cerca, al solito, di grattare il fondo delle tasche dell’automobilista con imposizioni dolorose , quanto inutili delle giornate a piedi, della mobilità dolce (come il fiele…) magnificando e proponendo aria fritta in quantitativi molto industriali complice l’ignoranza della gente e l’informazione fake…..

  6. Kogins says:

    Ma li fotovoltaico casalingo nessuno lo tiene in considerazione per alimentare le proprie auto? E l’inquinamento creato del trasporto dei carburanti fossili dalle zone di estrazione fino ai distributori delle auto, nessuno lo considera? Se tutte le case fossero munite di fotovoltaico e di colonnina libera a tutti inquinerebbe uguale l’elettrico?

  7. Bep says:

    Perché non date l’efficienza di un motore termico??? 25-30% contro il 90-95 di un elettrico!!

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