Con il lancio di Swift Sport Hybrid si completa l’elettrificazione della Casa giapponese, estesa a tutti i modelli della gamma. Prestazioni e guidabilità si coniugano ai bassi consumi resi possibili dal motore elettrico alimentato dalla batteria a 48 Volt
di Valerio Boni
Suzuki ha scommesso sulla tecnologia mild hybrid per elettrificare la sua gamma, e il programma si completa oggi con l’arrivo di Swift Sport Hybrid. Quella che era la pedina mancante in un’offerta a 360 gradi, arriva a rivoluzionare il segmento, visto che si tratta della prima hot hatch. Un’auto che introduce concetti nuovi, a cominciare da quello della possibilità di combinare la sportività con l’elevata efficienza ed emissioni contenute.
L’unione fa la sportività
La formula ampiamente collaudata da Suzuki si coniuga in questo caso con rapporti peso/potenza e peso/coppia particolarmente favorevoli, ai vertici della categoria. Su Swift Sport Hybrid il motore 1.4 della serie Boosterjet da 129 cv è abbinato a uno elettrico da 13,6 cv, sufficienti per rendere più corposa l’erogazione in accelerazione e ripresa, e allo stesso tempo contribuire a ridurre consumi di carburante ed emissioni.
Un aiuto sempre pronto
La tecnologia mild hybrid garantisce un aumento di coppia complessivo e un’ottimizzazione della stessa nelle fasi transitorie. Ciò consente di minimizzare il carico sul motore termico, riducendo i consumi, e di assicurare un feeling di guida più diretto. Il motore alimentato dalla batteria agli ioni di litio da 48 Volt è sempre pronto a intervenire in aiuto di quello a benzina nelle situazioni più impegnative, come partenze, salite e sorpassi. Il sistema è composto da tre elementi compatti, che sono disposti in modo da centralizzare il più possibile i pesi, a tutto vantaggio dell’equilibrio del veicolo.
Un motore, tre funzioni
L’ISG (Integrated Start Generator) ha una tripla funzione: motore elettrico, motorino d’avviamento e alternatore. Il secondo elemento è la batteria alloggiata sotto il sedile del passeggero, collegata a un dispositivo di recupero dell’energia che la ricarica in fase di frenata, mentre il terzo è un convertitore posizionato sotto il sedile di guida, che trasforma la tensione di 48 Volt in 12 Volt, per alimentare i servizi di bordo.
Ibrido e peso piuma, una coppia vincente
I benefici dell’Ibrido Suzuki sono in questo caso amplificati dal peso dell’auto, solo 1.020 kg. La massa contenuta è fondamentale per conferire il piacere di guida tipico di una hot hatch apprezzata per la sportività e la guidabilità, che in questo caso è supportato da due motori che lavorano in simbiosi per garantire risposte decise a ogni sollecitazione dell’acceleratore. Tradotto in cifre, il risultato della combinazione tra i due motori porta una coppia di 235 Nm a 2.000 giri, e allo stesso tempo, una riduzione del 16 per cento del consumo e del 15 per cento delle emissioni nel ciclo misto.
Già ordinabile al prezzo di lancio
La commercializzazione di Swift Sport Hybrid inizierà a marzo, ma l’auto è già prenotabile nelle concessionarie, in 13 varianti di colore e con prezzi a partire da 23.850. Un valore che fino al prossimo 30 giugno sarà ridotto a 20.850 euro per effetto dell’offerta di lancio.
Una scelta premiata dal mercato
Suzuki è stata tra le prime Case mondiali a investire nello sviluppo della tecnologia ibrida, una scelta che è stata premiata nel corso dl 2019 con la conquista di una quota di mercato del 9 per cento nel settore delle auto equipaggiate con due motori. In sintesi, il mild hybrid è stato introdotto all’interno dell’offerta di tutti i modelli in listino, partendo da Ignis, Baleno e Swift, anche con versioni a trazione integrale. Più di recente il sistema è stato trapiantato anche su Vitara e S-Cross, protagoniste nei segmenti più popolati delle ultime stagioni. Tra i B-Suv e tra le crossover compatte, Vitara e S-Cross si distinguono per essere tra i modelli più efficienti, in grado di confrontarsi alla pari con molti rivali alimentati a gasolio. Con il vantaggio di poter offrire i vantaggi fiscali previsti per le auto ibride.
