Jeep Wrangler tiene saldo lo scettro di regina delle 4×4

La nuova generazione dell’iconica off-road, mostrata in anteprima europea al Salone di Ginevra, sarà in vendita in Italia dalla seconda metà del 2018. Viene proposta con carrozzeria a 3 o 5 porte, negli allestimenti Sport, Sahara e Rubicon, tetto soft top ad apertura elettrica o hard top nero o in tinta con la carrozzeria. Con Mopar le personalizzazioni sono pressoché infinite

 di Damiano Bolognini-Cobianchi

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Lo scettro di regina del fuoristrada la Jeep Wrangler l’ha ereditato per diritto dinastico e… dinamico dalla nobile antenata Wyllis-Overland MB, inossidabile combattente Alleata nella Seconda Guerra Mondiale. Come la più celebre delle 4×4 in divisa, sull’attenti allo stand Jeep del Salone di Ginevra 2018, anche la sua erede, presentata in anteprima europea proprio alla kermesse elvetica, non teme alcun tipo di ostacolo e appare pronta ad affrontare in souplesse scalate che sembrerebbero impossibili per un qualsiasi altro mezzo su gomma. La quarta generazione della vettura americana, oltre a confermare doti off-road di eccellenza e una robustezza di riferimento, promette di stupire gli automobilisti con un comfort e un handling stradale di alto livello. Qualità che sono accompagnate dallo sfoggio di tanta tecnologia per la sicurezza e per l’intrattenimento. In vendita in Italia a partire dalla seconda metà del 2018, la nuova Wrangler sarà proposta con carrozzeria a 3 o a 5 porte, negli allestimenti Sport, Sahara e Rubicon. Per tutte, il badge “Trail Rated” attesta le capacità 4×4 di riferimento del modello, testate con prove di trazione, guado, manovrabilità, articolazione, accompagnate da un’altezza da terra adeguata per affrontare dossi e twist di un certo impegno. Da segnalare che per l’allestimento Sahara è prevista l’offerta di un esclusivo pacchetto di accessori Overland, studiato per esaltare l’eleganza del veicolo.

 

Si trasforma in quello che vuoi

Il design di carattere della Wrangler conserva alcuni elementi di stile cari alla tradizione del modello, a cominciare dai fari circolari, dal lunotto verticale e dai passaruota trapezoidali e dalle cerniere a vista. La griglia a sette feritoie, ormai sinonimo del nome stesso del brand, campeggia al centro del frontale. Gli appassionati del marchio apprezzeranno la possibilità, anche sul nuovo modello, di ribaltare in avanti il parabrezza, proprio come con la mitica. Più curata dal punto di vista aerodinamico rispetto al passato, la 4×4 americana propone numerose opzioni “open-air”, come le portiere rimovibili. Nella configurazione con hard top o soft top si può trasformare in pochi istanti in una vettura “aperta”. Il nuovo modello sfoggia finestrini ampi, soluzione che va a vantaggio della luminosità dell’abitacolo ma che si rivela utile anche per il guidatore che, così, può vedere meglio gli ostacoli esterni. A richiesta, il look del mezzo può essere reso più riconoscibile anche di notte grazie all’adozione di fari e fendinebbia a LED dalla luce bianca estremamente nitida. Persino i fanali posteriori, dalla tipica forma quadrata, possono essere resi più hi-tech con l’adozione della tecnologia LED. Il pacchetto Overland, che per l’abitacolo prevede interni in pelle e luci a LED, permette di caratterizzare eternamente le Wrangler Sahara con cerchi da 18 pollici, griglia in tinta carrozzeria con finiture lucide, cornici dei fari Bright, copri ruota di scorta rigido, sempre dello stesso colore dei lamierati e logo specifico Overland.

Quando serve è ancora “Dura e pura”

Sviluppata utilizzando come base un robusto telaio a longheroni, la nuova Wrangler è equipaggiata con sospensioni a cinque punti di ancoraggio: le anteriori con un braccio di comando laterale e quattro longitudinali, le sospensioni con due bracci di comando superiori e due inferiori e una barra tubolare per il controllo laterale dell’asse. Come nella tradizione del modello, l’offerta delle trasmissioni è stata messa a punto per soddisfare tanto le esigenze di guida in relax quanto l’impiego in condizioni estreme. Ecco quindi la scelta fra due sistemi di trazione integrale, di tipo “full time active on demand”, cioè in grado di regolare la ripartizione della coppia motrice fra i due assi, in base alle reali necessità contingenti, legate al tipo di fondo del percorso affrontato e al relativo coefficiente di aderenza. I due sistemi sono denominati Command-Trac e Rock-Trac. “Entrambi – sottolineano da Jeep – sono dotati di scatola di rinvio Selec-Trac full time a due velocità per il monitoraggio e la gestione continua della coppia inviata alle ruote anteriori e posteriori”. La prima, è lo standard delle versioni Sport e Sahara e prevede “un rapporto per le marce ridotte di 2.72:1, nonché robusti assali anteriori e posteriori Dana next-generation”. La seconda, montata sulla più tecnica Rubicon, dispone di “riduttore off-road Rock-Trac, inseribile ‘shift-on-the-fly’, a due velocità con rapporto delle marce ridotte pari a 4.0:1, assali anteriore e posteriore Dana 44 heavy-duty next-generation e bloccaggi elettrici dei differenziali anteriori e posteriori Tru-Lok”. Inoltre, quest’allestimento offre una maggiore articolazione delle sospensioni per merito dell’Active Sway Bar System: permette al pilota di scollegare la barra stabilizzatrice anteriore per aumentare l’escursione delle sospensioni. Si tratta di un’operazione utile per incrementare la trazione nei tratti offroad particolarmente impegnativi. A richiesta, poi, c’è il differenziale posteriore a slittamento limitato Trac-Lok che garantisce “maggiore trazione e coppia in condizioni di scarsa aderenza – come su sabbia, ghia, neve o ghiaccio”.

Ma sa essere comoda con eleganza

Pur rimanendo fedeli alla filosofia del modello che da sempre privilegia la funzionalità e la versatilità di utilizzo alle apparenze, l’abitacolo della nuova Wrangler sfoggia uno stile tutt’altro che spartano, che è elegante e curato nei minimi dettagli. Rispetto al passato, il salto di qualità in cabina quanto a comfort appare notevole. Anche i materiali utilizzati prevedono trattamenti e livelli qualitativi decisamente superiori. Per quello che riguarda il design, la plancia ripropone in chiave moderna le classiche linee a sviluppo orizzontale, tipiche del modello. I sedili in tessuto o in pelle, presentano cuciture a vista e dispongono di supporto lombare e braccioli regolabili. Quelli anteriori, la corona dello sterzo e i porta bicchieri possono essere di tipo riscaldabile. Le finiture variano in base all’allestimento: per la Sahara, per esempio, il quadro strumenti che è completato a mano, prevede cuciture a vista. I pannelli porta anteriori sono rivestiti in vinile e presentano braccioli allungati. Non mancano i vani portaoggetti, ben posizionati e progettati, tenendo conto del potenziale impiego off-road del veicolo. Tra le novità presenti nella lista accessori c’è il sistema di gestione del carico Trail Rail che permette di organizzare al meglio la disposizione nel vano bagagli di borse, sacchetti e oggetti. Il tetto Soft-top Sunrider in tessuto è dotato dell’apertura elettrica “Sky One-Touch” che ne permette il ripiegamento completo con il semplice tocco di un tasto. Al riguardo, da Jeep chiariscono: “Il suo nuovo design contribuisce a ridurre la rumorosità del vento e consente di aprire più facilmente la copertura in posizione parziale o completa. Spazio anche all’hard top modulare Freedom Top che è di facile utilizzo grazie alla sua struttura a tre pannelli (oggi più leggeri) con chiusure che semplificano le operazioni di smontaggio e montaggio”. Freedom Top che, in base all’allestimento, viene proposto in colore nero o in in tinta con la carrozzeria.

High-tech e sicura, è sfiziosa da “Moparizzare”

La nuova Wrangler è anche hi-tech. A livello di infotainment la scelta si articola su tre sistemi Uconnect, con schermo da 5, 7 o 8,4 pollici, quest’ultimo con navigatore satellitare integrato. Prevedono due porte di tipo USB all’anteriore e due al posteriore, per collegare smartphone (di serie ci sono Apple CarPlay e Android Auto) o tablet. Nuove anche varie funzioni di navigazione, intrattenimento e comunicazione vivavoce. A livello di dispositivi di sicurezza da segnalare la disponibilità dei sistemi di monitoraggio dell’angolo cieco al guidatore (Blind-spot Monitoring con Rear Cross Path detection), dei sensori anteriori e posteriori per il parcheggio e la telecamera posteriore Park View con griglia dinamica. La possibilità di personalizzazione di ogni dettaglio è da sempre una delle caratteristiche della Wrangler, fuoristrada che può essere trasformata in maniera ‘taylor made’, in base allo stile e alle esigenze di chi la acquista. Quest’opportunità viene confermata anche sulla nuova serie, innanzitutto grazie al vasto catalogo accessori messo a punto da Mopar. Il brand del gruppo FCA specializzato nella produzione di componenti per auto e nella fornitura di servizi, ha mostrato un esempio delle possibilità offerte proprio al Salone di Ginevra, con una Wrangler Sahara a cinque porte di grande fascino, di colore Steel Blue-Metallic. Nell’occasione, il carattere del modello è stato esaltato con l’adozione di cerchi da 17″ Road Gear specifici per l’off-road, di un kit di rialzo da 2″, da paraspruzzi sagomati, luci per l’off-road, pedana tubolare laterale nera e piastre di protezione. Inoltre è stato montato un kit estetico che, tra i vari accessori, prevede griglia frontale, calotte specchietti e battitacco neri, cofano con decalcomania ‘Flag’ e portiere con decalcomania ‘Moab’, snorkel, tappo carburante nero, copriruota da 32″ e, naturalmente, il badge Mopar.

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