Iva e caro scuole-guida, i dati sulla stangata
È notizia recente che le lezioni di guida non sono più esenti dall’applicazione dell’Iva, non rientrando nell’ambito dell’insegnamento scolastico o universitario, con il conseguente immediato rincaro delle tariffe del +22%. Ma quale è il reale aumento che oggi un giovane diciottenne, e la sua famiglia, si trovano a dover pagare per conseguire la patente B?
Le associazioni di categoria hanno stimato fin dall’inizio un incremento pari a 200-300 euro per patente. Per rispondere in modo puntuale al quesito, “Quattroruote” ha realizzato una duplice indagine sul campo, paragonando le tariffe di uno stesso panel di autoscuole, di quattro città italiane, visitate pre e post riforma. Il risultato conferma purtroppo le aspettative.
A Milano e Torino il rincaro medio sale rispettivamente a 185 e 191 euro(+17,7 e +20,2%) ma è Bari a fornire un dato importante con un aumento medio di ben 398 euro, pari al 44,5%in più. Un valore riscontrato in diverse strutture che conferma come nel capoluogo pugliese si sia verificato un sostanziale allineamento, al rialzo, dei prezzi.
Caso a parte Napoli, dove l’incremento rilevato da Quattroruote a pochi giorni dalla riforma si ferma in media a 65 euro, in quanto molti titolari delle autoscuole esaminate avevano scelto di congelare le tariffe confidando in un esito positivo delle manifestazioni in programma di lì a pochi giorni.
In generale, spiega “Quattroruote” che pubblica l’intera indagine sul numero di ottobre in edicola, il costo medio di un corso completo passa a 1.135 euro con punte di 1.298 a Bari, che risulta più onerosa di Milanodove si spendono al massimo 1.222 euro, di Torino che si allinea sui 1.133 euro e Napoli dove vengono chiesti in media 877 euro.
Cifre pesanti che possono inevitabilmente duplicarsi nel momento in cui l’esame non viene superato. In media infatti, soltanto due candidati su tre superano l’esame computerizzato di teoria che si svolge negli uffici della Motorizzazione. Il passo successivo risulta meno complesso: appena uno su sette viene bocciato al test di guida.