Il futuro “green” del trasporto pesante passa da IVECO e Nikola

Solo tre mesi dopo l’avvio della collaborazione tra il maggiore costruttore italiano di veicoli industriali e il leader americano della tecnologia fuel cell, nasce NIKOLA TRE, primo prototipo di camion a emissioni zero. Sarà elettrico e anche a idrogeno

di Valerio Boni

 

 

Il 3 settembre CNH Industrial ha annunciato l’avvio della collaborazione tra Nikola Motors, IVECO e la divisione Powertrain FPT Industrial; tre mesi più tardi le aziende impegnate nella joint venture hanno presentato NIKOLA TRE, il prototipo del primo veicolo che proietterà l’azienda italiana in un futuro del trasporto pesante sempre più pulito. Per l’occasione è stato confezionato un evento su misura “3 2 1 0 – Unlock the Next”, un titolo nel quale il conto alla rovescia riassume tutti i contenuti della collaborazione. Tre, come NIKOLA TRE, primo progetto innovativo; due, come i Brand interessati, unite per dare vita a una partnership, il cui obiettivo finale è un futuro a emissioni zero.

Trevor Milton, il CEO visionario dell’Arizona

L’intento della collaborazione è quello di accelerare la transizione verso le emissioni zero per i veicoli industriali di Classe 8 in Nord America e in Europa, sfruttando la tecnologia a fuel cell. Nikola Motors è, infatti, una società a capitale privato con sede a Phoenix, in Arizona, specializzata nella progettazione di veicoli elettrici a idrogeno, trasmissioni per veicoli elettrici, sistemi di immagazzinamento di energia e stazioni di rifornimento di idrogeno. Una società che, come Tesla, ha alla guida un CEO visionario, in questo caso Trevor Milton, che è riuscito nell’impresa di mettere insieme una squadra composta da grandi esperti del settore. E, come tiene a precisare, «mentre altri costruttori stanno licenziando, Nikola crea migliaia di posti di lavoro e spinge l’industria del trasporto commerciale pesante a reagire e a puntare sull’energia pulita».

Nella joint-venture confluisce il meglio

Una volta a regime, la joint-venture europea svilupperà camion a cabina avanzata a celle a combustibile a idrogeno ed elettrici a batteria per il mercato europeo, nella quale confluiranno le competenze delle aziende interessate. Nikola offrirà la sua competenza, leader del settore, nelle celle a combustibile oltre al suo rivoluzionario modello di business che prevede una modalità di leasing tutto compreso, novità assoluta per il comparto. IVECO e FPT Industrial contribuiranno, invece, con l’esperienza maturata nel campo dell’ingegneria e della produzione, per industrializzare i veicoli a fuel cell e batterie elettriche. In questo modo, si forniranno risposte concrete a un settore che sta cambiando rapidamente, sotto la pressione di normative sulle emissioni più severe e della pressante richiesta delle giovani generazioni di creare un’economia circolare al fine di preservare l’ambiente per il loro futuro.

 

Foto: Da sinistra: Mark Russel, President Nikola Motors; Gerrit Marx, President Commercial and Specialty Vehicles, CNH Industrial; Annalisa Stupenengo, President Powertrain, CNH Industrial; Trevor Milton, Chief Executive Officer Nikola Motors; Hubertus M. Mühlhäuser, Chief Executive Officer CNH Industrial

In vendita già dal 2021

Idrogeno e batteria sono attualmente le uniche soluzioni utilizzabili per un’energia pulita e hanno il vantaggio di consentire alle nazioni di rendersi più indipendenti dai combustibili fossili. NIKOLA TRE, basato sulla piattaforma IVECO S-Way per applicazioni pesanti, presentato lo scorso luglio a Madrid, va esattamente in questa direzione, e nella configurazione elettrica a batteria inizierà la prima fase di test già entro la metà del 2020. Il lancio ufficiale è previsto alla Fiera di Hannover in occasione dello IAA 2020, mentre i primi veicoli saranno disponibili nelle concessionarie dal 2021.

NIKOLA TRE nasce tra Torino e Moncalieri

Le tecnologie dell’azienda americana sono state integrate congiuntamente da Nikola e Italdesign nella sede centrale di Moncalieri e il primo risultato concreto è stato un prototipo di una motrice 4×2  progettata per le missioni regionali, con un’autonomia fino a 500 km e prestazioni pari o addirittura superiori rispetto a un modello diesel equivalente. Il veicolo utilizzerà un sistema di batteria modulare con capacità totale fino a 720 kWh, personalizzabile per rispondere alle diverse esigenze dei clienti. Il motore elettrico erogherà 480 kW di potenza continua con una coppia di picco di 1.800 Nm. Il progetto prevede anche la disponibilità di versioni a 2 e 3 assi rigidi, con massa totale a terra da 18 a 26 tonnellate, per la distribuzione urbana. La versione a idrogeno avrà un’autonomia fino a 1.000 km.

Un progetto modulare

Il programma si pone l’obiettivo di arrivare in tempi brevi a offrire ai trasportatori un camion per applicazioni pesanti elettrico a celle a combustibile. IVECO, FPT Industrial e Nikola hanno scelto un approccio modulare allo sviluppo della loro offerta elettrica per il mercato europeo, che risulta unico nel settore. Le celle a combustibile di Nikola saranno il punto di partenza per la progettazione della batteria elettrica, così che la versione BEV (veicolo elettrico a batteria) di  NIKOLA TRE possa essere convertita alla tecnologia a fuel cell. Grazie a queste scelte, le tre aziende guardano lontano, avviando oggi la produzione delle due tecnologie per offrire nei prossimi anni veicoli BEV e FCEV (veicoli elettrici a celle a combustibile alimentate a idrogeno).

 

PRESS4

 

 

3 Comments

  1. giorgio marega says:

    Scusi, l’idrogeno da cosa lo ricavate? Quanta energia bisogna usare per ottenerlo? l’energia necessaria per la sua compressioni o la sua soluzioni in joduri? Le fuel cells perchè nono sono usate 55 anni che si conoscono e dalla loro messa a punto datata fra il 2003 e il 2006 per poi sparire? Faccia conto di spiegarlo ad una persona che conosce appena appena termodinamica, ingegneria elttrica, chimica ed elettrochimica, costi di produzione compresi gli investimenti e di riciclo con una quarantina e passa di anni in tecnologia allo stato dell’erte
    Cordialmente.

  2. Mastro Geppetto says:

    Devo ancora domandare una cosa: con cosa raffreddano un motore da 480 kW erogati in continuo (quindi fino a raggiungere temperature di regime? Dova va a finire il rendimento se si deve aver un ventilatore per raffreddarlo ad es. alle alte coppie e ai bassi giri? Se a magneti permanenti quali accorgimenti sono presi per mantenerli sotto la temperatura di Curie?
    Giusto per farmi una cultura, visto che di motori elettrici e gruppi diesel elettrici ne ho collaudati da 12 kW a 15600 kW, transitori di avviamenti e di carico compresi….

  3. Cariello Gianpiero says:

    Queste batterie che durata avranno, verranno riciclate o eliminate ? i prezzi all’utente saranno inferiori o superiori a quelli con la combustione interna ?

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