Panda e 500 Hybrid, la rivoluzione green nella mobilità urbana

Le due city-car del marchio Fiat, più note e vendute in tutta Europa, danno la prima forte “scossa” alla nuova strategia del gruppo. Entrambe dispongono della tecnologia Mild Hybrid che, grazie a un piccolo motore elettrico, rende possibili riduzioni di consumi fino al 30 per cento. Gli interni sono rivestiti in un filato ottenuto dalla plastica riciclata. Gamma Hybrid da 10.900 euro

di Valerio Boni

Per Fiat l’elettrificazione della gamma parte dalle due auto che da anni sono in vetta alle classifiche di vendita in Italia e in Europa nel loro segmento. Panda e 500 sono quindi le prime city-car italiane disponibili anche con tecnologa Mild Hybrid a benzina, che si affiancano a quelle già in listino, alimentate a benzina, GPL e metano.

 

Le icone diventano ibride

Panda e 500 sono la massima espressione delle due anime del marchio Fiat, due modelli che partono da una base meccanica comune, ma che la declinano in modi del tutto differenti. Fiat 500 continua a emozionare nel suo ruolo di icona del design made in Italy che parte da lontano, dall’indimenticabile “cinquino” del 1957, che è anche simbolo pop e della moda; Panda, invece, incarna tutta la razionalità che deriva dall’abitabilità di una carrozzeria a cinque porte, peraltro disponibile anche nell’inarrestabile versione 4×4.

 

Tre cilindri e un sistema elettrico da 3,6 kW

Con il lancio dei due modelli nella variante Hybrid, inizia per il marchio italiano un viaggio verso l’elettrificazione che porterà tra breve al lancio di una nuova 500 elettrica al 100 per cento, prodotta a Torino. Fiat ha scelto di partire dalla soluzione Mild Hybrid, quella del cosiddetto ibrido leggero che rappresenta un interessante compromesso in termini di costi e di rendimento. In entrambi i casi il motore scelto quello a benzina della serie Firefly, un tre cilindri da 70 cavalli destinato a lavorare in simbiosi con un sistema elettrico BSG (Belt integrated Starter Generator) da 3,6 kW.

Per Panda Cross i consumi scendono del 30%

Il piccolo motore elettrico è alimentato da una batteria al litio da 12 Volt, ma la sua presenza è sufficiente per assicurare un supporto significativo nelle situazioni più gravose nella guida quotidiana, dalle partenze al semaforo, ai sorpassi. L’efficacia è testimoniata dai numeri: rispetto alle versioni equipaggiate con il motore Fire 1.2 da 69 cv, le Hybrid assicurano una riduzione media di consumi, e di conseguenza di CO2, del 20 per cento. Con la possibilità di arrivare fino al 30% con la Panda Cross.

 

Tutti i benefici economici dell’ibrido

L’incremento di pesi determinato dall’inserimento di un motore elettrico, e della batteria che lo alimenta, è modesto, di conseguenza prestazioni e comfort non sono mai compromessi. Al contrario, la presenza del sistema BSG contribuisce a eliminare le vibrazioni nelle fasi di arresto e riavvio del motore durante la guida urbana. Senza dimenticare che anche se la tecnologia Mild Hybrid non consente di muoversi con la sola trazione elettrica, 500 e Panda sono a tutti gli effetti delle vetture ibride, e come tali beneficiano di tutte le agevolazioni previste a livello nazionale e locale.

 

Sedili in tessuto SEAQUAL®

Le due city-car evidenziano una sensibilità ai problemi ambientali che va oltre l’adozione di una meccanica progettata per ridurre i consumi: si aggiungono, infatti, i rivestimenti degli interni delle Launch Edition, i primi allestimenti di lancio, realizzati in SEAQUAL®, un filato ottenuto da plastica raccolta in ambiente marino.

 

Anche il finanziamento è “green”

A tutto ciò si aggiunge le possibilità per i clienti di acquistare 500 e Panda Hybrid con una soluzione finanziaria in tema green. Fca Bank propone infatti il finanziamento BE-HYBRID in collaborazione con Treedom, una società italiana che dal 2010 opera in Europa e permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. In questo modo l’automobilista ha la possibilità di adottare il proprio albero, contribuendo, così, alla salvaguardia dell’ambiente grazie alla riduzione della CO2  in ottica di sostenibilità.

6 Comments

  1. Carlo says:

    Idioti . La rivoluzione verde non va bene?

  2. Civis says:

    Il confronto fra il motore elettrico da 3,6 (tre virgola sei) kW dell’ibrido leggero di Fiat 500 e quello da 45 (quarantacinque) kW dell’ibrido normale di Toyota Yaris, fa dubitare molto sulla pratica utilità del primo, tranne che per poter aggirare i divieti urbani vigenti per le auto puramente termiche. Finché le regole rimarranno queste.

  3. torque says:

    ma è un boost , come quello della suzuki, una sola in pratica

  4. Stefano Contato says:

    L’ibrido fatto cosi’ e’ un trucco per beffare le omologazioni, forse se ci associate un mini turbo il sistema risulta più’ efficiente. Per fortuna avete eliminato quell’antichita’ del 1200 sfiatato che usavate sulle utilitarie! Meglio optare per una Yaris o un UP che sono decisamente più’ piacevoli da guidare.

  5. australopithecus says:

    Ben fatto FCA. Con minime modifiche le citycar di FCA possono continuare ad essere vendute a dispetto delle assurde regole imposte dalla EU. Ma quand’e’ che ce ne andiamo da questa follia chiamata NEUROzona?

  6. dario says:

    Si !!!con la crisi che ci sarà e i pochi soldi comprare una 500 elettrica a piu di 30000 € è una follia!!!!Oltretutto con la situazione del petrolio di oggi che prima o dopo darà nettamente prezzi inferiori per gasolio e benzina rilanciando sicuramente l’utilizzazione del diesel con turbo come motore meno inquinante con gli ultimi EURO 6 e piu economico altro che elettico cara FIAT!!!

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