La “small” coreana si ripresenta completamente rinnovata, ma con la stessa simpatia che ne ha determinato il successo. È agile, brillante e spaziosa. E per chi ama la sportivita c’è l’allestimento Gt-Line.
di Piero Evangelisti
Ha fatto il suo ingresso da poche settimane nelle concessionarie di Kia la terza generazione di Picanto, la “small” coreana che in Italia – dove il segmento A è tradizionalmente fortissimo – ha sempre trovato un largo pubblico di estimatori che hanno toccato un picco di oltre 15mila nel 2007 per la prima serie che venne accompagnata da un claim forte: “Picantissima” (rigorosamente con una sola “c”), il quale sottolineava le forme accattivanti (unite a tinte di carrozzeria assolutamente inedite) unite a motori pimpanti che le fornivano il giusto temperamento. Passando dalla seconda serie (il claim, nel 2011, diceva “Un bel caratterino”) alla terza generazione, va prima di tutto sottolineato che a differenza di quanto è successo a molte city-car, Picanto III ha conservato, con 3,59 metri di lunghezza, la taglia giusta per questa categoria di vetture che devono avere come punti di forza l’agilità e la maneggevolezza nel traffico urbano che si traducono in divertimento alla guida. Per tutto il resto, come ci racconta la campagna pubblicitaria di lancio, “Divertiti a scoprire quanto è cambiata”, Picanto è veramente nuova, ancora più ammaliante con il “tiger nose” (il riconoscibile family feeling di tutte le Kia) ridisegnato, ma inconfondibile e inserito in un frontale più importante e, soprattutto, più sportivo al punto che nell’allestimento Gt-Line sembra quasi un’auto da gara. Dicevamo della lunghezza che non cambia, ma cresce il passo, non di molto, soltanto 15 mm, ma sufficienti ad aumentare lo spazio a bordo per cinque persone (con record di abitabilità per chi viaggia dietro) e anche quello dedicato ai bagagli che sale a 225 litri (l’incremento è del 25% rispetto alla serie precedente).
In attesa del pimpante 1.0 turbo da 100 cv
Nell’allestimento interno i designer di Kia, che operano anche in Europa, nel Centro stile di Francoforte, hanno realizzato un ambiente che nella plancia è dominato da un grande schermo “touch” da 7 pollici che su un’auto di questa taglia contribuisce subito a personalizzarla e a far percepire le ottime doti di infotainment e navigazione. Dopo, ovviamente, entrano in gioco gli allestimenti in cui nuova Kia Picanto può essere scelta (City, Active, Cool e Gt Line) che includono importanti dotazioni di base, come la frenata automatica che funziona fino a 80 orari di velocità e optional che rappresentano autentiche chicche, come la retrocamera per il parcheggio. Importanti novità ci sono sotto al cofano di Picanto dove, per la prima volta, può trovare posto (non subito, ma a fine anno) anche un vivacissimo mille, tre cilindri Turbo, da 100 cv. I due propulsori già pronti per la consegna, entrambi a benzina, sono un mille, tre cilindri da 66 cv e un quattro cilindri 1.2 da 84 cv. Attesa in estate anche la versione a Gpl che storicamente, per Picanto, vale quasi il 30% delle consegne. Come per tutte le Kia, anche Picanto gode dell’esclusiva garanzia di 7 anni, altro punto di forza del brand. Per quanto riguarda il listino, da segnalare la possibilità di beneficiare di un “promo-price” (fino al 31 Maggio) che permette alla gamma Picanto di partire da 8.500 euro e di ridurre i 15.000 euro della versione GT-Line, sportiva superequipaggiata, a soli 13.500 euro.
ho acquistato a febbraio 2016 la “picanto” l’ ultima prima della nuova uscita e tutte le meraviglie raccontatemi non le ho riscontrate almeno in questa. Rumorosa ad ogni piccolissima buca, consuma da brividi in città e ho paura ad uscir fuori con un serbatoio al pieno con un massimo di 450/470 km. Un navigatore datomi in omaggio che non serve assolutamente a niente e alla prima manutenzione costi elevatissimi se si vogliono mantenere i 7 anni di garanzia che alla fine del settenato costano oltre 1.000 euro pezzi di ricambio a parte.