Yaris, cambiare senza perdere il carattere

di Piero Evangelisti

Sono 850mila le Yaris che Toyota ha venduto in Italia e il nostro Paese continua ad essere al primo posto in Europa per il “piccolo genio” che si affacciò sulla scena del mercato automobilistico nel 1999 facendo subito autentici sfracelli nella fascia delle small-car, un nuovo fenomeno creato da un costruttore giapponese che aveva deciso di adottare una mentalità europea, il secondo dopo Nissan Micra del 1993.

Fatta per noi

Anche la Yaris Model Year 2017 che arriva adesso nelle concessionarie è stata disegnata nel Centro di Design Ed2 che Toyota possiede in Costa Azzurra e viene costruita in Francia a Valenciennes in una fabbrica realizzata in empi brevissimi quando agli inizi del nuovo millennio nel Vecchio continente esplose il fenomeno Yaris. Cambia poco il design (Yaris è lunga 3.94 metri) con l’edizione 2017, e le novità le troviamo nel frontale, quello nuovo di Toyota con forme che vogliono ricordare quelle di un catamarano, e nel portellone completamente ridisegnato che cambia il look della parte posteriore della vettura.

Sempre più ibrido per Toyota

Yaris ha un’esclusiva, essere l’unica vettura del suo segmento a schierare una versione Full Hybrid che sta facendo la differenza perché con questa motorizzazione (motore a benzina 1.5 abbinato a uno elettrico che forniscono una potenza di sistema di 100 cv) la compatta giapponese realizza ormai circa la metà delle vendite. Al volante di Yaris Hybrid si apprende un nuovo stile di guida, più rilassato, adatto al traffico cittadino dove, grazie al cambio a variazione continua Cvt, non ci si stressa. E si consuma poco perché Yaris Hybrid chiede soltanto 3,1 l/100 km di benzina in città, dove la frenata rigeneratrice aiuta maggiormente, e poco di più (3,3) nel ciclo combinato.

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