L’intervento del presidente Michele Crisci

Volvo, condividere i progressi sulla sicurezza è un dovere

Il Volvo Studio Milano è stato teatro di un grande evento dedicato alla sicurezza, da sempre il valore principale del marchio Volvo. L’occasione è stata la celebrazione di 60 anni di vita delle cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio e il lancio della campagna di comunicazione legata all’iniziativa E.V.A. (Equal Vehicle for All) basata sul concetto di sicurezza condivisa per arrivare ad auto ugualmente sicure per tutte le tipologie di occupanti.

Nel corso della serata, uno specifico dibattito con esperti del settore ha inoltre portato l’attenzione sulle misure appena annunciate da Volvo in materia di prevenzione degli effetti della velocità eccessiva, della distrazione e della guida in stato di alterazione psicofisica. A tale momento di approfondimento è seguito quindi uno spettacolare incontro ravvicinato con la protagonista virtuale del progetto E.V.A. reso possibile da una sofisticata tecnologia a ologrammi.

“La Sicurezza è da sempre il principio che guida le azioni di Volvo,” ha dichiarato Michele Crisci, presidente Volvo Car Italia, che ha aggiunto: “Da questa tradizione viene il progetto di condivisione a favore della sicurezza di tutti di cui siamo oggi protagonisti. Ma non basta: riteniamo che un costruttore automobilistico abbia il dovere di occuparsi di tutti i fattori che influiscono sulla sicurezza del traffico, compresi i comportamenti umani. Abbiamo fatto proposte che fanno e faranno discutere, l’importante è portare l’attenzione e il dibattito su questi temi. Ci si chiede se un costruttore debba o meno lasciare il veicolo prendere il controllo in certe situazioni di guida; di fatto, accade già da tempo. Ad esempio, nel caso di Volvo, con la frenata automatica del City Safety, che in caso di distrazione di chi guida evita l’impatto. Il principio è lo stesso, la tecnologia annunciata non fa che espandere quanto già applicato, e solo in caso di necessità…”

Promuovendo il progetto E.V.A., Volvo Cars condivide le proprie conoscenze maturate in 40 anni di ricerca nell’ambito della sicurezza attraverso una ‘biblioteca’ digitale accessibile al fine di rendere tutte le auto più sicure. Alla base dell’iniziativa lo stesso senso civico che guidò le scelte di Volvo nel 1959, allorché non brevettò le cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio e, una volta verificatane l’efficacia, le mise a disposizione di tutti i costruttori automobilistici. Si calcola che oltre un milione di vite umane siano state salvate da allora grazie alle cinture di sicurezza inventate da Volvo e usate da tutte le altre Case.

Il progetto E.V.A. è visualizzato attraverso immagini virtuali di corpi femminili sottoposti a impatti perché mette in evidenza la fondamentale ineguaglianza nello sviluppo dei sistemi di sicurezza per le auto; le donne sono infatti esposte a rischi maggiori di subire lesioni in caso di incidente. Ben consapevoli di questo, i tecnici Volvo hanno sviluppato i dispositivi di sicurezza delle auto Volvo con l’obiettivo di proteggere con la stessa efficacia tutte le persone, indipendentemente dal sesso, dall’altezza, dalla corporatura o dal peso, non limitandosi dunque alla persona media rappresentata dai manichini utilizzati per le prove d’impatto. Condividere i dati di tali ricerche significa dunque favorire in senso allargato la produzione di vetture più sicure per tutti. Volvo Cars continua dunque, oggi come nel 1959, a dare precedenza al progresso sociale rispetto al semplice vantaggio finanziario.

Impegnata nel raggiungimento dell’obiettivo di azzeramento della mortalità per incidente a bordo delle proprie auto sancito dalla propria Vision 2020 e consapevole che la tecnologia da sola non consente di raggiungere la “quota zero”, Volvo Cars ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione occupandosi anche dei comportamenti di chi guida. Derivano da questa posizione le iniziative e i dispositivi che Volvo implementerà a partire dal 2020: limitazione della velocità massima delle proprie auto a 180 km/h; possibilità di limitare automaticamente la velocità nei pressi di scuole e ospedali abbinando un dispositivo di controllo della velocità intelligente alla tecnologia di geofencing;possibilità di determinare di volta in volta la velocità massima dell’auto in caso di sharing attraverso la Care Key; monitoraggio della guida attraverso telecamere e intervento in automatico del veicolo in caso di pericolo per contrastare gli effetti della distrazione o della guida in stato di alterazione psicofisica.

In quanto leader mondiale nell’ambito della sicurezza automobilistica, Volvo Cars intende avviare un dibattito e inviare un segnale forte al mondo e a tutti i costruttori puntando sul concetto di condivisione e del senso di responsabilità dal quale non si deve sottrarre chi costruisce auto anche quando si parla di migliorare la sicurezza del traffico concentrandosi sui comportamenti pericolosi di chi si siede alla guida di un’auto. Le tecnologie oggi disponibili consentono infatti di intervenire per limitare gli effetti di tali comportamenti. Così, Il sistema Care Key, le telecamere per il monitoraggio della guida, la limitazione della velocità massima dell’auto, così come i sistemi di assistenza alla guida già oggi disponibili, condividono la stessa finalità: rendere la guida più sicura.

 

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