Vitara, si rinnova un altro classico di Suzuki

Vitara, si rinnova un altro classico di Suzuki

di Piero Evangelisti

Nell’anno del lancio, imminente, della nuova generazione di Jimny, antesignano di tutti i Suv, Suzuki sottopone a un face-lift un altro dei suoi classici: Vitara che da 30 anni interpreta il ruolo di autentico Sport Utility anche sul mercato Italiano. Ha debuttato nel 1988 proponendosi come pioniera del segmento dei Suv compatti grazie a un design originale e la sua gamma da allora si è profondamente evoluta per rispondere tempestivamente alle mutate esigenze del mercato.

Il numero di Vitara vendute globalmente (è presente in 191 Paesi) dal 1988 a oggi, ha superato i 3,65 milioni di unità, cifra che verrà significativamente aumentata con la versione rinnovata che continua a rappresentare l’auto ideale per ogni tipo di spostamento, dalla mobilità quotidiana ai week-end più avventurosi.

La capacità di distinguersi

Oggi, dunque, la nuova Vitara mira a reinterpretare una formula vincente, distinguendosi ancora dalle rivali con una linea personale, con dimensioni compatte e con una tecnologia all’avanguardia. Importante è il restyling della parte anteriore caratterizzata da nuovi gruppi ottici, un’inedita griglia a cinque elementi e una rinnovata calandra. Nuovi sono anche i gruppi ottici posteriori, con design 3D e tecnologia Led. Il design degli interni si caratterizza per importanti novità nell’utilizzo dei materiali e nella forma dei sedili per garantire il massimo della qualità e del comfort.

In linea con la filosofia Suzuki, Vitara propone un’importante iniezione di tecnologia di serie a bordo veicolo che porteranno il Suv della Casa di Hamamatsu a divenire il nuovo punto di riferimento per il segmento dei Suv compatti per quanto riguarda i sistemi di guida semi-autonoma.

Anche la tecnologia utilizzata sulle vetture 4Wd Suzuki si è evoluta nel tempo, così come si è evoluta la serie Vitara che in veste rinnovata conferma la presenza dell’innovativo sistema di trazione Suzuki 4Wd Allgrip Select che la rende inarrestabile su ogni terreno, anche quando la pendenza aumenta e diminuisce l’aderenza.

 

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